Strategie pratiche per trasformare il modo in cui reagiamo alle situazioni stressanti e promuovere un ambiente di lavoro più sano e resiliente
Quante volte ci capita di sentirci sopraffatti, esausti, senza le risorse necessarie per reagire alle situazioni che ci mettono sotto pressione? E quanto ci sentiamo davvero capaci di aiutare noi stessi in queste situazioni?
Molto spesso, quando viviamo un momento di forte stress, risulta difficile prenderci un momento per rallentare e attivare delle strategie di ascolto e comprensione reale di questo stress. L’attivazione stressogena spesso viene vista come “nemica” e tendiamo a resistere, andare avanti sperando che la situazione possa ritornare a uno stato positivo quasi per magia. Inoltre la nostra mente è portata a “peggiorare la situazione” attraverso pensieri irrazionali. Vi è mai capitato, per esempio, di ricorrere in pensieri come: “uno dei miei clienti è rimasto insoddisfatto, quindi tutto il mio lavoro è stato pessimo” ? Oppure: “Mi sento stanco e stressato, sicuramente esploderò alla prima situazione difficile!”. In questo articolo, esamineremo alcuni dei principali pensieri irrazionali e le rispettive strategie per contrastarli in modo efficace.
PENSIERI IRRAZIONALI: COME RICONOSCERLI
Ecco alcuni dei principali pensieri disfunzionali che la nostra mente è in grado di generare:
- Pensiero catastrofico:
predizioni future particolarmente pessimistiche e negative, senza però avere una base solida di dati che le sostiene. Pensare ”questo errore porterà al fallimento della mia attività” ne è un esempio perfetto.
- Pensiero “tutto o nulla”:
quando vediamo un evento bianco o nero, senza sfumature intermedie. Ad esempio: “il mio lavoro ha prodotto degli errori, quindi è stato un totale disastro”.
- Imperativi morali:
pensieri che partono con il verbo Dovere: quando fissiamo degli standard di comportamento risultati rigidi per sé o per gli altri che nella realtà sono solo raramente raggiungibili e spesso non ammettono sfumature o soluzioni intermedie. Questo si può manifestare nell’imporre standard irrealistici al rendimento proprio e del proprio team.
- Astrazione selettiva:
in questo caso facciamo riferimento alla tendenza ad estrapolare un unico particolare del contesto nel quale è inserito, senza vedere però la situazione complessiva. In questo caso, un esempio potrebbe essere concentrarsi solo sui dettagli negativi di una recensione.
- Personalizzazione:
la tendenza a vedersi come la causa di qualche evento negativo, come ad esempio pensare “il cliente è rimasto insoddisfatto, deve essere per colpa mia”.
“Durante i periodi stressanti, è difficile prendersi il tempo per rallentare e comprendere veramente il proprio stress”
STRATEGIE PER UNA GESTIONE EFFICACE DELLO STRESS: SCONFIGGERE I PENSIERI IRRAZIONALI
Per nostra fortuna, esistono delle vere e proprie strategie che ci permettono di contrastare tali pensieri. Contro il pensiero catastrofico, è essenziale esplorare alternative realistiche, valutando con equilibrio le probabilità e le reali conseguenze. Quando ci si trova di fronte al pensiero tutto o nulla, la condivisione di esperienze all’interno del team può aprire prospettive più sfumate e costruttive. Gli imperativi morali possono essere contrastati focalizzandosi sui valori personali anziché su regole rigide, promuovendo un ambiente di lavoro più flessibile. Contro l’astrazione selettiva, la ricerca di prove o informazioni positive può bilanciare la percezione distorta. Infine, per contrastare la personalizzazione, applicare la “regola dell’amico” consente di guadagnare prospettiva: consiste nell’immaginare come un amico affronterebbe la situazione o quali consigli fornirebbe.
Adottando tali strategie, è possibile promuovere una gestione efficace dello stress, lavorando sulla consapevolezza e l’ascolto di sé, ma anche sul costruire un ambiente di lavoro più sano, collaborativo e resiliente nel lungo termine.
“Per contrastare il pensiero catastrofico, è importante considerare alternative realistiche valutando con equilibrio le probabilità e le conseguenze effettive”
*Dario Bussolin
Manager della divisione Human Capital del gruppo Aegis Human Consulting Group, Psicologo e Psicoterapeuta in Formazione, Coach, formatore e consulente per le organizzazioni. Da 10 anni collabora con l’Università Cattolica di Milano in progetti di ricerca e supporto alla didattica nel dipartimento di Psicologia. Impegnato nello studiare i processi organizzativi e valorizzare le qualità professionali e personali delle persone, Dario accompagna i professionisti in percorsi di allenamento per consolidare il proprio stile di Leadership, attraverso confronti, metodo, esperienze concrete e tanta passione.