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“BUILDING SUCCESS”

L’essenza del Team Building nelle Organizzazioni

Quando pensiamo alle organizzazioni di successo, spesso immaginiamo individui talentuosi che lavorano insieme in armonia. Ma cosa rende davvero un gruppo di persone un team coeso? E come possiamo sfruttare al meglio il potenziale di ciascun membro? In questo articolo esploreremo l’importanza del lavoro di squadra nelle organizzazioni e svilupperemo consapevolezza rispetto al team e alle sue fasi; scopriremo insieme quanto questa parola così semplice sia in realtà un concetto complesso e per nulla scontato.

 

LA DIFFERENZA TRA GRUPPO E TEAM

Prima di immergerci nelle logiche che consentono di creare un team di lavoro di successo, è importante comprendere la distinzione tra i concetti di gruppo e team: mentre per costituire un gruppo non serve altro che un insieme di individui che condividono uno spazio, il team presenta delle logiche ben più complesse. Per lavorare in modo efficace all’interno di un team, infatti, è necessario cooperare sinergicamente verso un obiettivo comune, con un metodo di lavoro condiviso e dei ruoli definiti. Tra questi ultimi, assume particolare importanza la figura del leader, il quale ha lo scopo di creare il giusto clima supportivo, che a sua volta sia in grado di stimolare collaborazione, condivisione di norme e visione comuni.

 

LE FASI DI SVILUPPO DEL TEAM

Entriamo ora nel cuore delle logiche che guidano il team building, esplorando le fasi di sviluppo di un team, secondo il modello di Bruce Tuckman, celebre psicologo dell’educazione americano. La prima fase di vita di un team è chiamata “Forming”: in questo momento i membri del team si conoscono, condividono informazioni su di sé, le proprie aspettative e incertezze. Possono rientrare in questa fase sia la creazione di un nuovo team di lavoro, sia l’ingresso o l’uscita di una risorsa dallo stesso. Vi basterà immaginare il vostro primo giorno di lavoro. In questa fase le persone osservano i comportamenti altrui e cercano di comprendere se i propri possano essere accettati. Il leader in questa fase deve velocizzare la conoscenza reciproca attraverso momenti formali e informali di team, con un approccio aperto all’ascolto. Quando il team inizia a lavorare insieme, si entra nella seconda fase, detta “Storming”: questo è il momento in cui le diverse personalità e prospettive tendono a entrare in conflitto tra loro. Attenzione: questa fase non deve spaventare! Al contrario: risulta cruciale per la crescita del team, poiché le divergenze sottendono in realtà preziose occasioni di comprensione reciproca. Ciò che è importante ricordare è che i conflitti sono parte integrante e costituente dell’esperienza di team, ma ciò che permette a quest’ultimo di evolvere nelle fasi successive è la capacità di risolverli in modo costruttivo. Il leader in questa fase deve concentrarsi sul promuovere un clima costruttivo, lavorando sul trasformare i conflitti in confronti costruttivi e ricordare l’obiettivo comune del team. Evitare i momenti di conflitto e di spiegazione dei punti di vista reciproci per il quieto vivere potrebbe essere molto rischioso! Assertività e visione comune devono guidare le azioni del leader. Segue poi la fase di “Norming”, in cui il team stabilisce le cosiddette regole del gioco. In questa fase i diversi punti di vista sono accettati e norme e valori sono condivisi. Si iniziano a consolidare rapporti di fiducia tra i collaboratori. Il leader in questa fase deve lavorare sulla responsabilizzazione, sull’autonomia, attivare uno stile delegante e monitorare le prestazioni, ricordandosi di utilizzare la leva del feedback per celebrare i successi personali e di team, oltre che per condividere eventuali miglioramenti attesi dai singoli. La fase di massima espressione del potenziale contenuto nel team working è quella del “Performing”. A questo punto, il team è al massimo delle sue capacità: lavorando in perfetta sintonia, supera gli ostacoli con facilità e raggiunge risultati straordinari, grazie alla presenza di un clima non giudicante e inclusivo. Avete mai provato questa sensazione di sintonia con il vostro team?

 

UN PROCESSO CONTINUO

Ma qual è l’utilità di conoscere le fasi di sviluppo del team? Prima di tutto, quella di farci riconoscere la grande complessità che prevede il lavorare in team, ricordandoci che il team building non è solo un’attività di squadra occasionale, ma un processo continuo che richiede impegno e consapevolezza. Inoltre, saper riconoscere e rispettare ogni fase è fondamentale per imparare a “stare nel momento” e lavorare in sinergia per crescere insieme come team, senza demotivarsi o spaventarsi nei momenti di difficoltà, ma anzi vederli come opportunità di crescita.

 

COMPETENZA CHIAVE

Tutte queste considerazioni sono fondamentali, dal momento in cui il lavoro di squadra è una delle competenze chiave per il successo organizzativo. Siate consapevoli, coltivate la collaborazione e costruite un team forte che possa affrontare qualsiasi sfida con determinazione e solidarietà. Il vostro successo è il successo del team!

dario bussolin, Manager della divisione Human Capital del gruppo Aegis Human Consulting Group, Psicologo e Psicoterapeuta in Formazione, Coach, formatore e consulente per le organizzazioni

*Dario Bussolin

Manager della divisione Human Capital del gruppo Aegis Human Consulting Group, Psicologo e Psicoterapeuta in Formazione, Coach, formatore e consulente per le organizzazioni. Da 10 anni collabora con l’Università Cattolica di Milano in progetti di ricerca e supporto alla didattica nel dipartimento di Psicologia. Impegnato nello studiare i processi organizzativi e valorizzare le qualità professionali e personali delle persone, Dario accompagna i professionisti in percorsi di allenamento per consolidare il proprio stile di Leadership, attraverso confronti, metodo, esperienze concrete e tanta passione.

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