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UN PREMIO ALLA CATEGORIA

Dopo essere stata in balia degli eventi, la categoria dei Distributori Horeca si rialza e affronta le nuove difficoltà legate al conflitto in Ucraina, dimostrando ancora una volta la sua forza e la sua resilienza

Claudio Caruso, presidente CO.D.IT.

Claudio Caruso, presidente CO.D.IT.

Le difficoltà e i meriti della categoria dei Distributori Horeca vengono ben illustrati nelle parole di Claudio Caruso, Presidente di CO.D.IT., Consorzio di Distributori Italiani, che descrive la complessa situazione affrontata negli ultimi anni e propone l’assegnazione del Premio Resilienza alla categoria. «“The winner is…”. Se al termine di questa parentesi temporale, iniziata nel 2020 con la pandemia e, ci si augura, con il termine dell’attuale guerra in Ucraina, sarà indetto un premio da assegnare alla categoria professionale che più di altre si è caratterizzata per un forte spirito di “Resilienza”. Ossia di certo la nostra, quella cioè dei Distributori Horeca, che siederà in prima fila, con la certezza di poter salire sul palco per ricevere tale premio. Sulla motivazione che accompagnerà questo riconoscimento, senza dubbio, i fattori che ci hanno temprato sono ben noti a tutti noi: le chiusure dei locali, il lockdown, la merce in giacenza soggetta a scadenza, le situazioni a credito e a debito, la mancanza di turismo, i mancati riconoscimenti dei cosiddetti “bonus”, il forte sviluppo di nuove formule di richiesta prodotto/consumo (delivery, take away, e-commerce), fino al “miraggio” del momento del “è tutto finito, si ricomincia”; enfasi, gioia di ripresa e voglia di dimenticare i momenti tristi. Ma, nel frattempo, la Russia decide di riaccendere i riflettori e, con i primi notiziari relativi al triste momento che attraversa l’Ucraina, qualcosa ci rimette in allarme».

 

UNA “TEMPESTA PERFETTA”

«Da questa nuova situazione, altri fattori rafforzano la motivazione per l’assegnazione del Premio Resilienza alla nostra categoria: costo energia, difficoltà di reperimento delle materie prime, inflazione, aumento a doppia cifra dei listini da parte dell’Industria (da sommare agli aumenti canonici di inizio anno), ritardi nelle consegne, se non addirittura mancanza del prodotto con conseguente azzeramento ordini, e difficoltà nell’offrire regolare servizio di approvvigionamento alla clientela, senza voler nuovamente sottolineare l’antitesi di quanto “fotografato” sugli scaffali del cosiddetto canale moderno, ossia merce presente e prezzi sempre aggressivi. Solitamente, dopo l’assegnazione di un riconoscimento, ci si aspetta anche la possibilità di ricevere un premio che possa gratificare tutto ciò che ancor oggi stiamo affrontando… una “tempesta perfetta”».

 

I DESTINATARI DEL MESSAGGIO

«I nostri interlocutori sono le ISTITUZIONI e l’INDUSTRIA. Per quanto riguarda le prime, sappiamo quanto sia complesso e articolato qualunque iter si voglia seguire per far valere le proprie ragioni, ma è il caso di dire “eppur si muove” (citando Galileo Galilei)… Con i primi passi mossi dal nuovo network Rete Horeca, che a oggi rappresenta già 12 Consorzi, abbiamo acquisito visibilità a livello istituzionale con il riconoscimento della “Filiera dei Distributori Horeca”; inoltre, è stata presentata richiesta al comitato ISTAT affinché venga assegnato un esatto codice ATECO alla Categoria dei Distributori che lo differenzi da quello generico del Grossista. Il rapporto con l’Industria, invece, ha bisogno di “risvegliare” alcune condizioni contrattuali che, allo stato attuale, sono risultate FONDAMENTALI per poter quanto meno equivalere, nella logica della competizione sul mercato, nei confronti del canale moderno; sarà necessario sottolineare il rispetto delle date di consegna, della disponibilità di prodotto, dell’applicazione di eventuali nuovi listini in sintonia – pari data – con quanto concordato nella GDO e non da meno la garanzia con continuo monitoraggio e intervento su quotazioni diverse tra “scaffale” e “carrelli” di uguale prodotto. L’esperienza, il tempo, “radio gazzosa” e tante altre testimonianze ci confermano che esistono “clausole contrattuali” che sono evidenziate sotto la voce “penali”. Il mancato rispetto di consegne, in relazione a tempistica e difformità verso l’ordine emesso, sono fattori che determinano senza dubbio criticità a livello operativo e contributivo, generando disservizi e perdite economiche non sempre recuperabili. Per l’Industria è facile sottolineare il raggiungimento di obiettivi come condizione per avere premi, ordini per volumi e/o assortimento per avere sconti, condizioni di pagamento per avere prodotto e/o minimi margini finanziari; dovrà essere altrettanto lineare accettare la garanzia e il rispetto delle condizioni logistiche e di assortimento.»

 

NUOVA LINEA DI DIALOGO

«In sintesi, la Resilienza ha contribuito anche a far crescere professionalmente la nostra categoria: è il momento di cambiare “cappello”. È doveroso prendere coscienza della nostra importanza e rilevanza nella logica del canale Horeca: raggiungiamo i luoghi più distanti, facciamo trovare il prodotto nei locali più diversi, offriamo consulenza, promoviamo i consumi di nuovi prodotti, offriamo servizio logistico di consegna a tutte le ore del giorno e della sera, gestiamo impianti spina, frigo vetrine, attrezzature varie, ritiriamo i vuoti e sottolineo la voce “credito”. Dobbiamo prendere atto del necessario cambiamento che il mercato sta attraversando: le nuove formule di commercio e politiche di gestione commerciale di molte bandiere della GDO sono elementi che, gioco forza, impongono una nuova linea di dialogo con il mondo Industria, con la quale è palese il reciproco interesse di collaborazione. Da rapporto cliente/fornitore a rapporto tra Partners per uno stesso obiettivo: raggiungere il mercato per soddisfare richieste di consumi prodotti. Quindi sarà necessario maggior dialogo, condivisione di progetti e obiettivi, ma, soprattutto, maggior considerazione e rispetto professionale, al pari di quanto avviene nel cosiddetto Canale moderno. Ma di certo “moderni”, da oggi in poi, lo siamo anche noi!».

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