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IMPATTO ZERO ENTRO IL 2026

Acqua S.Bernardo presenta la sua visione del futuro. Al fianco di Slow Food Italia

 

Ci sono percorsi che una volta intrecciatisi è difficile separare. In particolare se, lungo questi percorsi, si incontrano temi oggi sempre più cruciali non solo per il mondo del food & beverage ma per l’intera sostenibilità economica e sociale del nostro pianeta. Cura per il territorio, protezione della biodiversità, rispetto per l’ambiente. Sono valori di cui sentiamo parlare via via più spesso, ma non ancora abbastanza. A dare un esempio concreto di sguardo virtuoso nei confronti di una crescita più sostenibile è Acqua S.Bernardo che, al fianco di Slow Food Italia – con la quale condivide spirito e valori – ha presentato la sua visione sul futuro da qui al 2026, anno in cui si celebrerà il centenario dell’azienda e, cosa ancora più importante, il raggiungimento dell’impatto zero.

ROAD MAP ECOSOSTENIBILE

Una rigenerazione che prima ancora che imprenditoriale e produttiva è culturale. E diventa un impegno fermo per l’ecosostenibilità verso le generazioni future che lo richiedono a gran voce. Una road map che si aggiunge alle azioni già intraprese da S. Bernardo come l’utilizzo di packaging sostenibili o l’uso attento della risorsa idrica. Nuove azioni in linea con l’approccio “agroforestry”: la realizzazione di un bosco di città con piantumazione di alberi in un contesto di periferia metropolitana, la tutela di aree di prato stabile, la riqualificazione di un’area boschiva incolta e inefficiente. «La decisa volontà nel realizzarlo nasce dall’esigenza di tutela della biodiversità e del territorio – spiega l’azienda del Gruppo Montecristo – e dall’urgenza sempre più viva di compensare le emissioni di CO2 attraverso pratiche sane e coscienziose e che pongano al centro il ruolo imprescindibile della natura nell’equilibrio di ogni ecosistema».

Antonio Biella, direttore generale di Acqua S.Bernardo, a sinistra, con Carlo Petrini, fondatore di Slow Food

Conosciuta fin dal 1926, Acqua S.Bernardo è italiana al 100% e fa parte, dal 2015, del Gruppo Montecristo, gruppo nato dall’unione di due famiglie, Biella e Colombo, da generazioni impegnate nel settore delle acque minerali e del beverage.

AL FIANCO DI SLOW FOOD

«La nostra azienda sta compiendo un importante percorso di valorizzazione della biodiversità nostra e dei nostri territori – spiega Antonio Biella, direttore generale di Acqua S.Bernardo. – Siamo al fianco di Slow Food perché condividiamo la medesima cultura e nutriamo la medesima visione sulle sfide del futuro. S.Bernardo mette quotidianamente in atto scelte di sostenibilità e ha investito anni fa in energie rinnovabili. Si impegna nella promozione di packaging rispettosi dell’ambiente come alluminio, plastica riciclata e soprattutto vetro a rendere, sino al sostegno di iniziative che sostengono la biodiversità».

 

L’opera di upcycling dell’artista siciliana Lucy Fenech, che ha trasformato le iconiche bottiglie di vetro S.Bernardo, disegnate da Giorgetto Giugiaro, che avevano finito il loro corso, in suggestive pale eoliche alimentate ad energia solare con Carlo Petrini, fondatore di Slow Food

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