ALLA CAMERA DEI DEPUTATI, PARTE UNA RIVOLUZIONE

Gli Stati Generali della filiera Horeca, tra prospettive future, riscoperta dell’identità e rinnovato dialogo tra protagonisti di un settore

Nella cornice della Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto, nel complesso della Camera dei Deputati nel cuore di Roma, lo scorso 24 ottobre si sono svolti i primi Stati Generali della filiera Horeca, un momento storico per l’intera filiera nazionale, che ha visto seduti allo stesso tavolo, per la prima volta in assoluto, rappresentanti delle istituzioni, dell’industria della distribuzione e degli esercizi afferenti alla filiera Horeca. L’evento, coordinato dall’On. Riccardo Zucconi, Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati, nonché primo firmatario della proposta di legge n. 1205 recante “Disposizioni in favore delle imprese che svolgono attività di distribuzione di prodotti alimentari e di bevande per le strutture ricettive e gli esercizi commerciali del settore della ristorazione” presentata lo scorso luglio alla Camera, è stato organizzato da AGroDiPAB (Associazione Grossisti della Distribuzione di Prodotti Alimentari e di Bevande) e da Rete Horeca, quali interlocutori rappresentativi della maggioranza delle aziende operative nella distribuzione della filiera Horeca.

 

DIALOGO E CONFRONTO

L’ambizione, come evidenziato dal Presidente Giuseppe Arditi (AGroDiPAB) e dal Presidente Edoardo Solei (Rete Horeca) e da Roberto Santarelli (Direttore generale Rete Horeca) è stata quella di creare un’unica cornice, entro un contesto di risonanza istituzionale e nazionale, nella quale attuare dinamiche di dialogo e di mutua conoscenza, in primo luogo tra gli attori di filiera e successivamente per creare le basi di un percorso di confronto con la politica e le istituzioni finora ignare delle istanze di questa filiera.

 

GRANDE PARTECIPAZIONE

All’evento, che ha visto la partecipazione di oltre 100 ospiti, rappresentativi del mondo imprenditoriale, associativo e istituzionali, che hanno presenziato fino alla chiusura dei lavori nel pomeriggio della stessa giornata, hanno preso parte oltre al padrone di Casa, On. Riccardo Zucconi, il presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, On. Salvatore Deidda, già firmatario della citata proposta di legge, il Presidente della Commissione lavoro della Camera dei deputati, On. Walter Rizzetto, l’On. Gianluca Caramanna, capogruppo di FDI in Commissione attività produttive della Camera, l’On. Marco Cerreto, capogruppo di FDI in Commissione agricoltura della Camera, l’On. Beatriz Colombo membro della Commissione attività produttive della Camera, l’On. Emma Pavanelli, membro della Commissione attività produttive della Camera, Sen. Aldo Di Biagio, Segretario Generale di AGroDiPAB, l’On. Massimiliano De Toma, Consulente energia del gruppo FDI alla Camera, l’On. Gianfranco Di Sarno, consulente giuridico della Presidenza della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, la dott. ssa Marzia Masiello, responsabile relazioni istituzionali di AiBi (Associazione Amici dei Bambini).

 

Da sinistra, Roberto Santarelli, Riccardo Zucconi, Giuseppe Arditi ed Edoardo Solei

Da sinistra, Roberto Santarelli, Riccardo Zucconi, Giuseppe Arditi ed Edoardo Solei

IDENTITÀ DI FILIERA

Il Ministro per le imprese e il made in Italy, On. Adolfo Urso, e il Sottosegretario di Stato per l’Agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste, Sen. Patrizio La Pietra, hanno rivolto all’evento un messaggio di vicinanza e di prospettiva per il futuro del settore, evidenziando la condivisa opportunità di dare un’identità alla filiera Horeca. Sono intervenuti, sul versante delle rappresentanze di settore, Alessandro Tatone, Presidente di Confimi Industria Alimentare, Danilo Amigoni, Direttore di AssoHoreca, David Dabiankov Lorini, Direttore generale di AssoBibe, Andrea Bagnolini, Direttore generale di AssoBirra, Riccardo Cassetta, Presidente di Assitol, Roberto Calugi, Direttore Generale di Fipe, e Vincenzo Ferrieri, Presidente Ubri. Hanno condiviso istanze e prospettive anche Romana dell’Erba, già Presidente di Impresa Donna Confesercenti Varese, e Igor Toscani, Direttore Marketing di Coripet, Consorzio volontario per il riciclo del Pet.

 

SETTORE STRATEGICO

L’On. Riccardo Zucconi ha evidenziato come «Gli Stati generali dell’Horeca, che ho deciso di organizzare oggi alla Camera con la collaborazione di AGroDiPAB e Rete Horeca, rappresentano un momento storico di confronto per l’intero settore, avendo l’ambizione di far sedere allo stesso tavolo ciascun attore della filiera (produzione, distribuzione ed esercizi Horeca) e creando le condizioni per un dialogo concreto con i referenti del Governo, nella prospettiva di individuare soluzioni concrete ai problemi del comparto. Un primo evento che pensiamo di riproporre a cadenza annuale». «Oggi – ha sottolineato il presidente della IX commissione della Camera dei deputati Salvatore Deidda, durante il suo intervento nel convegno che ha aperto la giornata di lavori – siamo qua per garantire l’impegno preso da parte delle Istituzioni con l’intera filiera. Consapevoli della strategicità del settore, che coinvolge tutti i consorzi italiani e le maggiori aziende operanti nella distribuzione di prodotti alimentari, sosteniamo l’intero comparto, in grado non solo di produrre ricchezza economica, ma anche di offrire spunti utili ai lavori parlamentari». «Con il Governo Meloni le aziende italiane tornano protagoniste» ha chiosato il capogruppo di FDI nella X Commissione della Camera dei deputati Gianluca Caramanna, che ha poi sottolineato come «al centro dell’agenda di Fratelli d’Italia ci sono politiche che incentivano il lavoro, la necessaria mappatura dei codici Ateco e la stabilizzazione normativa dei dehors al fine di garantire massimi consumi».

 

On. Riccardo Zucconi, Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati

On. Riccardo Zucconi, Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati

UN SETTORE CHIAVE

Nel corso del suo intervento, Marco Cerreto, capogruppo di FDI in commissione Agricoltura alla Camera, ha dichiarato: «Il settore Horeca contribuisce a rappresentare quel magico momento di accoglienza con il quale il nostro sistema Paese deve promuovere il made in Italy ai turisti; pertanto i protagonisti di tale comparto meritano di essere sostenuti, perché sono tra i principali ambasciatori della nostra nazione. Un settore che ha patito più degli altri i nocumenti della pandemia. La politica ha il dovere di ascoltare e armonizzare le istanze che provengono dal sistema Horeca, che ha bisogno sempre di più di essere considerata quale filiera a tutti gli effetti». Infine, è intervenuto il Presidente della commissione Lavoro sempre alla Camera dei deputati, Walter Rizzetto, che ha sottolineato di aver voluto partecipare a questo evento per «ascoltare le proposte di un settore strategico per l’economia nazionale, che crea posti di lavoro e contribuisce alla promozione del made in Italy nel mondo. Sono fermamente convinto che l’Horeca debba essere rilanciato e messo in grado di affrontare i competitor internazionali dando spazio a una visione unitaria di filiera».

 

GUARDARE AL FUTURO

Nell’ambito del convegno plenario mattutino si sono sviluppati gli interventi delle principali rappresentanze dei tre segmenti della filiera Horeca: Edoardo Solei, Presidente di Rete Horeca, nell’evidenziare che il progetto di Rete Horeca nato dalle ceneri dell’esperienza pandemica ha condotto a livelli conoscitivi la distribuzione Horeca, ha sottolineato come l’evento degli Stati Generali della filiera Horeca metta una pietra miliare sul futuro della filiera, poiché consente di sperare di poter superare le difficoltà del comparto, in una prospettiva di unione e condivisione che finora era assente. Giuseppe Arditi, Presidente di AGroDiPAB, nonché Vice presidente di Rete Horeca ha sottolineato come gli Stati Generali siano nati «per un confronto con le istituzioni e fra di noi, perché dobbiamo assolutamente guardare avanti, guardare al futuro, fare sistema e creare una filiera Horeca unita, coesa, efficiente ed efficace. Io lo definirei: “il metodo filiera Horeca italiana”. Grazie agli Stati Generali abbiamo potuto confrontarci e chiedere alle istituzioni di facilitare il nostro lavoro per creare un’Italia efficiente e più ricca». Il Direttore generale di FIPE, Roberto Calugi, ha sottolineato l’urgenza e il bisogno di parlare di una “filiera”, in “maniera pragmatica ed operativa”, poiché il comparto Horeca “non può essere considerato un settore di serie B”, considerando che finora vi è stata una “sottovalutazione del comparto a livello di Paese”, ha sottolineato ulteriormente che «quello che manca è una visione di politica economica e di politica industriale che riguarda l’intero settore, poiché la mancanza di politica degli ultimi anni rischia di generare un’involuzione della ristorazione in questo comparto», bisogna dunque «lavorare per dare una visione di insieme e “non emendativa” all’intera filiera».

On. Salvatore Deidda, Presidente Commissione trasporti Camera dei Deputati

On. Salvatore Deidda, Presidente Commissione trasporti Camera dei Deputati

 

IL PARERE DELLE ASSOCIAZIONI

Alessandro Tatone, Presidente di Confimi Industria Alimentare, nell’evidenziare che la competenza e la professionalità dei distributori Horeca è garanzia della qualità e dell’eccellenza agroalimentare italiane, ha evidenziato la connessione tra turismo e distribuzione sul mercato dei prodotti made in Italy, e nello specifico citando quanto riportato dai dati sui flussi turistici tedeschi in Italia ha sottolineato come “tutti gli attori della filiera siano fortissimamente interconnessi, molto più di quanto si possa immaginare”. Danilo Amigoni, Direttore di AssoHoreca, che ha ribadito come la filiera sia “invisibile”, per quanto riguarda le aziende rappresentate da AssoHoreca ha ribadito di essere “intangibili rispetto al versante food, sebbene funzionali alla filiera Horeca”, rappresentando “la parte che da servizio alle esigenze specifiche, interloquendo con una filiera molto frammentata rispetto allo scenario di mercato presente negli altri Paesi” ha sottolineato quanto sia importante che vi sia “un’identità di filiera Horeca dal food a valle con prodotti e servizi ad essa connessi”. David Dabiankov Lorini, Direttore generale di AssoBibe nel salutare l’evento come una “giornata importante”, perché si cerca “di rappresentare le sinergie ed unire diversi interessi che appartengono allo stesso valore di filiera” poiché bisogna “capire il valore che c’è dietro le attività, in un Paese dove fare sistema è sempre molto complicato”. Ha sottolineato come talune misure, come la c.d. sugar tax, possono amplificare gli effetti negativi su tutti gli anelli della filiera, non limitati a quelli del settore direttamente coinvolto. Andrea Bagnolini, Direttore generale di AssoBirra, che ha evidenziato come “il nostro settore fa del concetto di filiera uno dei suoi aspetti caratterizzanti”, sottolineando come “siamo in costante contatto con la filiera distribuzione e ristorazione, pezzo fondamentale del nostro operato quotidiano. Un settore che vuole fare la sua parte insieme al mondo della distribuzione e di tutta la filiera Horeca”. Bisogna unire le forze, in una “volontà comune di lavorare insieme per cercare tutti insieme di ottenere ognuno nei propri ambiti e nel complesso del sistema la possibilità di continuare a lavorare perché siamo, tutti insieme, un’eccellenza di questo Paese”. Riccardo Cassetta, Presidente di Assitol, ha evidenziato come “la parola filiera fa parte del nostro metodo di lavoro tra le aziende e nei confronti delle istituzioni”, quindi ha sottolineato che “per noi è scontato che si costituisca la filiera dell’Horeca, che forse finora non ha saputo far sentire in modo costante ed efficace la sua voce” e “fino ad oggi è mancato il luogo di confronto tra il mondo delle aziende e dell’Horeca. Abbiamo bisogno di un percorso che ci valorizzi entrambi”. Vincenzo Ferrieri Presidente Ubri, ha sottolineato come sia “necessario che vi sia un interlocutore istituzionale unico, un ente verticale e specifico, su quelle che sono le specificità del settore che è complesso e difficile”, che abbia “una cabina di regia”, che “dia al paese una strategia e una politica di filiera di lungo periodo” e che “abbia una visione di dove questo settore deve andare nei prossimi 3/5 anni”, concludendo che è “fondamentale avere un’interlocuzione più specifica per andare in maniera verticale su quelli che sono i problemi del settore”.

 

LA FASE TECNICA

Nella seconda parte della giornata si è svolta una fase tecnica, nella configurazione di “salotti tecnici”, durante i quali hanno preso la parola gli imprenditori che si sono direttamente confrontati con gli interlocutori politici presenti. Sono stati tre i salotti che si sono alternati: “Fiscalità e lavoro nella filiera Horeca”, “Verso una filiera sostenibile: idee e progetti con uno sguardo all’impresa Benefit” e, infine, “Mobilità e trasporti: quali prospettive?” che sono stati un’occasione unica per attuare un confronto attivo con la politica e le istituzioni, per mettere al centro le istanze di imprenditori e lavoratori e per comprendere le prospettive future anche nello scenario legislativo-parlamentare.

 

I TRE “SALOTTI”

Per quanto riguarda il primo tavolo, dove è intervenuto il Presidente della Commissione lavoro della Camera dei Deputati On. Walter Rizzetto, si è discusso di esigenze di flessibilità nell’ambito dei CCNL ristorazione, attualmente riconosciuta alle attività stagionali, in ragione dell’esigenza di concedere gli strumenti per poter competere in uno scenario in cui il mercato della ristorazione è in evoluzione e si configura come stagionale. Si è parlato del valore dell’ACE, per il futuro delle aziende in una stagione in cui l’accesso al credito diventa complicato e complesso, dove le linee di credito per le aziende hanno molteplici vincoli anche in ragione dell’aumento dei tassi di interesse, e dei limitanti vincoli sanciti dall’articolo 96 del TUIR per le aziende. È stato affrontato anche il tema dei fringe benefit e degli attuali paletti inseriti nella manovra di bilancio per il 2024, nella prospettiva che la quota massima erogata sia estesa a tutti i lavoratori indipendentemente dallo status familiare.

 

sala camera dei deputati

SOSTENIBILITÀ, TRANSIZIONE ENERGETICA E SOSTEGNI

Per quanto riguarda il secondo tavolo, è intervenuta l’On. Pavanelli, membro della Commissione X della Camera dei Deputati e l’On. De Toma, Consulente energia del gruppo FDI alla Camera. L’On. Pavanelli interlocutrice attiva di AGroDiPAB e Rete Horeca in tema sostenibilità ambientale ed evoluzione in chiave benefit delle aziende ha evidenziato come «la sostenibilità sociale e ambientale di tutte le imprese deve consentire di guardare al futuro con occhi puntati sull’agenda 2030 delle Nazioni Unite e sul green new deal europeo, a cui si aggiungono i fondi del PNRR e la partita del RepowerEu», ha sottolineato che «come imprese e Paese si deve operare andando incontro alle linee guida dell’agenda 2030, poiché si va a vantaggio dell’intero sistema Paese». Ha poi posto l’accento sulla “parità di genere, la questione sociale, e l’evoluzione benefit delle imprese” come elementi fortemente interconnessi, con uno sguardo al proprio territorio, poiché ogni azienda ha un impatto ambientale e sociale che si configura “come un dare-avere verso il territorio e il sistema sociale entro il quale è inserita”. Ha sottolineato come «tutto il ciclo produttivo di un’impresa ha un impatto che può essere ambientalmente consono, anche attraverso le certificazioni che sono un valore aggiunto per il consumatore sempre più attento alla sostenibilità, alla transizione ecologia ed energetica, poiché comincia a guardare questi cambiamenti con una sensibilità che è stata accelerata dalla pandemia». «Gli imprenditori – ha sottolineato ancora l’On. Pavanelli – sono i frontman della transizione energetica e sono più avanti della politica; per questo bisogna che l’Italia tolga il freno a mano, al fine di consentire alle aziende di essere competitive rispetto alle aziende estere». Marzia Masiello, responsabile relazioni istituzionali di AiBi, ha evidenziato come «nelle nostre attività con le aziende abbiamo spostato il focus dalla progettazione alla co-progettazione, dalla CSR alla Corporate Family Responsability. Le tematiche dell’agenda 2030, degli sdgs, vedono nella formazione dei giovani, formale e informale, come nell’apprendimento permanente, alcuni tra gli elementi fondamentali che generano l’incontro tra associazionismo e aziende. Sui territori abbiamo sempre più bisogno di ambasciatori di comunità, che sappiano nel loro servizio trasferire il valore dei luoghi e della storia. Il marketing territoriale etico è uno degli elementi in cui formazione, impresa, famiglia diventano nodi costitutivi della comunità educante che contrasta la povertà educativa e genera benefici economici ed equità sociale. Con questo approccio cambia anche il paradigma in cui il cliente e il consumatore sono prima di tutto persone con la loro vita, le loro passioni, le loro preoccupazioni, i loro desideri, aspirazioni, diritti. Fare bene il bene fa bene». L’On. De Toma, ha sottolineato “che i tempi della politica non corrispondono a quelli degli imprenditori” e a proposito di transizione energetica ha evidenziato che «non si può par lare di energia se non si efficienta il sistema in maniera adeguata, creando infrastrutture anche attraverso il coinvolgimento di quei player che hanno gli strumenti per suggerire le zone e le condizioni dove poter svolgere attività». De Toma ha ulteriormente evidenziato che «il tema della sostenibilità è dunque centrale, ma manca la cultura dell’energia. Bisogna far parte di una rete, stare insieme, condividere percorsi e obiettivi e il tema della sostenibilità ci deve vedere protagonisti». A proposito della possibilità di avere agevolazioni sul versante dell’installazione di impianti fotovoltaici sui capannoni delle aziende distributrici, De Toma ha sottolineato che «sarebbe auspicabile evitare differenziazioni tra tipologie di aziende su questo tema e che il prossimo decreto energia potrebbe offrire degli spunti interessanti per il sostegno energetico e per i costi in capo alle famiglie e alle aziende. Anche sul versante della nuova fiscalità energetica».

 

FASE FINALE

L’ultimo tavolo ha visto la presenza dell’On Gianfranco Di Sarno, tra i primi interlocutori politici a cogliere le istanze della categoria nel corso della 18esima legislatura. Nel rievocare il lavoro svolto insieme ad AGroDiPAB e ReteHoreca durante i mesi della pandemia, segnatamente sul versante del superamento della mancata configurazione normativa della distribuzione Horeca e sui limiti che questa ha determinato sull’operatività delle aziende di settore, ha sottolineato che «la distribuzione Horeca sia stata schiacciata vistosamente sotto il peso dell’autotrasporto a cui erano destinate agevolazioni fiscali e sostegni economici che non sono stati intercettati dal settore distribuzione Horeca. Ma attualmente il legislatore ha le idee molto più chiare rispetto a qualche anno fa»; ha poi richiamato la proposta di legge Zucconi-Deidda, che mette a fuoco «l’identità e la dignità della categoria, poiché ha come obiettivo quello di riconoscere al segmento distributivo il suo legittimo ruolo strategico, sia sul versante commerciale sia su quello turistico-ricettivo». Il superamento dell’attuale sperequazione tra autotrasporto e distribuzione, cosi come previsto dalla citata proposta di legge, rappresenta il punto di sintesi a cui deve tendere la politica, e le misure in essa incluse consentirebbero di elevare le potenzialità del settore e di agevolarne l’operatività.

UN PUNTO DI SVOLTA

Gli Stati generali hanno rappresentato un punto di svolta nelle dinamiche di interazione tra gli imprenditori di settore e la politica, capace di determinare ufficialmente un TEMPO- 0 a decorrere dal quale tracciare una nuova stagione di proposte e iniziative volte alla valorizzazione delle imprese virtuose italiane, alla promozione del sistema Paese e dell’offerta turistica italiana. In queste settimane si provvederà ad elaborare un documento recante le proposte emerse in occasione dell’evento da tutti i protagonisti degli Stati Generali, al fine di veicolarne i contenuti al Governo e alle istituzioni nella prospettiva di dare un riscontro pragmatico e tangibile di quanto emerso e discusso in occasione di un confronto multilivello senza precedenti.

 

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