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EXPERTISE E CONDIVISIONE DI VALORI

Una squadra di lavoro coesa, una visione di gruppo e una comunicazione efficace. Questi i punti di forza del più antico gruppo di acquisto italiano

di Morena Scotti

Stefano Pistollato, direttore commerciale Cateringross

Stefano Pistollato, direttore commerciale Cateringross

Presente sul mercato del food service dai primi anni Ottanta, il gruppo cooperativo Cateringross rappresenta la prima rete di distribuzione specializzata operante sull’intero territorio nazionale. Con le sue 40 aziende associate e una forza vendita di oltre 500 agenti, il gruppo è in grado di garantire un flusso di servizi completo ad oltre 60mila esercizi pubblici in Italia, tra alberghi e locali per la ristorazione. A elevare il prestigio del gruppo è la presenza di professionisti qualificati, con una visione a 360° sul mondo del food service, come Stefano Pistollato, neo direttore commerciale di Cateringross.

 

ESPERIENZA PREGRESSA

«Dopo la laurea in Economia e Commercio, la mia prima esperienza è stata presso un’industria molitoria nella quale ho ricoperto il ruolo di direttore commerciale Italia, per il canale Horeca, del settore pizzeria. Qui mi sono occupato dell’ampliamento della rete vendita e dell’assortimento delle reti dei distributori per le fiere nazionali e regionali e per le food academy all’interno dei laboratori dei distributori, ciò che implicava, quindi, anche una gestione della parte tecnica. Inoltre, non essendoci una vera e propria rete vendita costituita da agenti, mi sono occupato direttamente io della parte commerciale, gestendo una rete di 200 distributori a livello nazionale: tutti principalmente legati al mondo Horeca e di questi il 10% impegnato in attività di cash&carry, ma tutti comunque con un deposito. Il comparto è cresciuto moltissimo negli ultimi anni e ciò si è tradotto in una crescita importante del Food Service, settore che ha visto una razionalizzazione delle attività».

 

SERVIZI E SPECIALIZZAZIONE

«Cateringross, che festeggia quest’anno 40 anni, rappresenta il più antico gruppo d’acquisto italiano, nato con l’idea di centralizzare gli acquisti per i soci. Oggi però l’obiettivo è non essere più legato soltanto agli acquisti puri, ma diventare un vero e proprio centro di servizi, in grado di garantire ai soci servizi a 360° a livello nazionale. La mia è una figura nuova all’interno del gruppo, in quanto ricopro la posizione di Specialista del canale Horeca e le aziende associate sono tutte legate a questo comparto. Lo scopo e le strategie, ovviamente condivise con il CdA, si riassumono innanzitutto in un’attività di coordinamento dei 4 buyers funzionali (ittico-gelo, carni freschegelo, salumi-latticini-gelo, ambient-grocery) e, a seguire, in una serie di attività di presentazione della nuova squadra e dei nuovi progetti – ne abbiamo, infatti, diversi molto importanti e ambiziosi per il prossimo anno – e di incontri al nord, al centro e al sud per “avvicinare” la sede ai soci e rendere più stretto il rapporto».

 

IL VALORE DELLA SQUADRA

«Oggi contiamo 40 soci che sviluppano un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. Di essi fanno parte alcune aziende, molto strutturate, che rappresentano delle eccellenze, chi nell’ittico e chi nella carne… Esse promuovono così un know-how che condividono con i soci e ciò rappresenta un grande punto di forza per Cateringross. Mi piace dire che oggi stiamo costruendo una “squadra” che direziona tutte le informazioni verso la rete dei soci, al fine di creare un dialogo migliore tra loro e consentire anche ai più piccoli e a quelli che hanno un’altra provenienza di poter crescere. È infatti fondamentale oggi non commettere errori, così da evitare di avere dei costi per mancanza di conoscenza o informazione».

 

PROGETTO FUTURO

«Nel 2024 Cateringross sarà promotore di una serie di iniziative legate alla formazione pura dei soci e dei relativi venditori, che ci consentirà di portare avanti un nuovo ambizioso progetto: esso prevede una serie di scelte strategiche e funzionali molto importanti e un nuovo marchio che si andrà ad aggiungere ai 6 marchi storici per i vari comparti merceologici del gruppo. Il lancio avverrà a Cibus nel prossimo mese di maggio e il marchio prevede di coprire i settori della ristorazione e della pizzeria, per un totale di 300 referenze, con prodotti di medio-alta qualità. Le aziende coinvolte nel progetto hanno un valore aggiunto per la qualità del prodotto, ma che deve essere raccontato. Il progetto prevede il coinvolgimento anche di altre persone e collaborazioni importanti, come quella con la Fic, di cui saremo partner anche nel 2024, in cui lo chef darà un supporto molto tecnico su quella che è la dimostrazione o le valenze del prodotto stesso all’interno del ristorante. Si tratta di formazione dei soci e possibilità di dimostrazione dei prodotti del nostro nuovo catalogo a “casa” dei soci. Si consideri che su 40 soci almeno il 50% ha un proprio laboratorio di dimostrazione dove poter accogliere i clienti e far conoscere questa tipologia di prodotti».

 

FORMAZIONE BIVALENTE

«La formazione, dal mio punto di vista, non è solo quella commerciale, ma è anche quella di prodotto. Ci sono alcuni settori, come l’ittico o la carne, che sono estremamente complessi, in quanto non si parla solo di provenienza italiana ma anche europea e internazionale e ci si deve rivolgere a realtà e comparti che possano darci quel valore aggiunto da trasmettere poi ai soci. Proprio dalla consapevolezza di questa necessità di formazione bivalente, ci siamo resi conto che ci sono dei soci che non riescono ad essere performanti in certi comparti perché non conoscono il prodotto, o non lo sanno raccontare».

 

L’IMPORTANZA DEL COMPARTO GELO

«Durante il mio viaggio per l’Italia, per conoscere i soci e anticipare loro i nuovi progetti, ho potuto vedere che quasi tutti stanno investendo cifre considerevoli per ampliare i loro magazzini e, soprattutto, per installare o per ampliare le celle del gelo. Questo fa capire quanto il gruppo stia investendo in questo comparto: ogni titolare e socio sta investendo al fine di avere un totale di migliaia di metri cubi nel gelo. Questa è la tendenza e si cerca di arrivare preparati e sempre più coesi e coordinati, perché il bello di Cateringross è che ci sono 40 titolari di aziende che presidiano il territorio e le loro attività. La difficoltà consiste nella condivisione di obiettivi comuni, perché ognuno ha la sua idea e il suo metodo, e il coordinamento può essere fatto solo se c’è una comunicazione efficace».

 

PERCHÉ SCEGLIERE CATERINGROSS?

«Il nostro gruppo rappresenta un’entità centrale di servizio per un progetto nazionale. Servizio che spazia dall’acquisto degli automezzi, delle celle, alla massimizzazione dei contratti energetici, ai software gestionali… potrebbe essere qualsiasi tipo di attività che un gruppo come questo eroga in termini di servizio ai soci. Ma, soprattutto, ogni nuovo socio entra a far parte di un gruppo con una valenza nazionale, dove un domani – motivo per cui abbiamo voluto creare questo nuovo marchio – ha la possibilità di servire tutte le catene di alberghi e di ristoranti con cui Cateringross a monte ha fatto dei contratti. Noi abbiamo una visione di gruppo con un progetto comune che condividiamo con tutti i nostri soci a livello nazionale ed è proprio questo che contraddistingue il nostro gruppo d’acquisto dagli altri».

 

IL FUTURO NEL MERCATO

«Oggi il mercato è cambiato e la comunicazione non si ferma al distributore, ma al cliente finale. Lo scopo del progetto è aiutare le vendite, e anche gli acquisti sono legati a un concetto di formazione per la vendita, per una comunicazione corretta che abbraccia tutta la filiera. Il socio distributore è sicuramente una delle leve che ci aiuteranno in questo progetto, ma il nostro focus è totalmente sul cliente finale, al quale vogliamo raccontare il prodotto attraverso la nostra squadra di lavoro, della quale fanno parte ben 500 agenti dei soci, insieme alla nostra sede operativa».

Da sinistra, Giorgio Frigo, Giuseppe Longobardi, Massimo Murador, Andrea Mangione e Stefano Pistollato

Da sinistra, Giorgio Frigo, Giuseppe Longobardi, Massimo Murador, Andrea Mangione e Stefano Pistollato

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