Compie 50 anni la cooperativa leader in Versilia nella distribuzione di prodotti per i professionisti del settore Horeca
di Morena Scotti
Attiva nel commercio all’ingrosso di prodotti alimentari e no-food riservati ai professionisti del mondo dell’ospitalità e della ristorazione, la cooperativa Coalve è leader in Versilia nel settore Horeca. L’impresa, attualmente associata al Gruppo Intesa, è nata a Camaiore nel 1973, sotto forma di gruppo d’acquisto di albergatori versiliesi per agevolare le esigenze di approvvigionamento dei Soci costituenti la Cooperativa, che oggi copre capillarmente il territorio versiliese (Lucca e Massa Carrara) e il suo entroterra.
Marco Signanini direttore generale Coalve
AMPLIAMENTO DELLA CLIENTELA
«Con i suoi 50 anni, Coalve oggi è una realtà riconosciuta e ben presente sul territorio – dichiara Marco Signanini, direttore generale Coalve –. La cooperativa, nata dal volere di un gruppo di albergatori che volevano fare massa critica per gli acquisti, ha subìto nel tempo un’importante evoluzione». Negli anni, infatti, gli alberghi hanno sempre più abbandonato il servizio di pensione completa e, spesso, anche della mezza pensione che, in una località di villeggiatura come la Versilia, erano fonte di ingenti proventi. Così, con la fine degli anni Novanta, Coalve ha deciso di rivolgere la sua attenzione altrove e allargare la platea dei clienti, oltre ai gestori degli stabilimenti balneari, che rappresentavano lo zoccolo duro iniziale, anche agli operatori della ristorazione. «Coalve si è sempre più concentrata sul mondo ristorativo, con un’offerta più evoluta sui comparti gelo e carne e su tutto il mondo per i professionisti del settore».
DESTAGIONALIZZARE E DELOCALIZZARE
«La nostra realtà oggi vede in organico 3 agenti monomandatari e 16 dipendenti fissi, mentre nel periodo da Pasqua a inizio settembre lo staff si amplia di un buon 60-70% con una decina di lavoratori stagionali. L’intento attuale è però quello di destagionalizzare perché, da sempre, la problematica del territorio è che il lavoro tende a concentrarsi in misura massiccia solo nei 3 o 4 mesi estivi, determinando così un aumentare notevole dei costi del lavoro, che potrebbero, invece, essere ammortizzati diversamente se si lavorasse durante tutto l’anno. La volontà quindi è di rivolgersi anche a mercati limitrofi, come possono essere Lucca e Pisa, che hanno un turismo anche primaverile e autunnale, quindi più impattante rispetto alla Versilia, senza comunque mai tralasciare quello che ci contraddistingue, ovvero il servizio AxB, che è diventato prassi, e AxA+, senza far pagare al cliente finale i costi per la tentata vendita.
CLIENTI E OPERATIVITÀ
«Per quanto riguarda i clienti, il 75-80% è rappresentato ancora dagli alberghi, la fetta di stabilimenti balneari è rimasta costante mentre è cresciuta la percentuale relativa al mondo della ristorazione. Occorre però considerare – sottolinea Signanini – che noi non siamo enormi in termini di metratura: abbiamo un cash&carry di 1800 metri quadrati, per cui dobbiamo stare attenti, per esempio, a non abbandonare la prima colazione in favore di un’offerta magari più variegata per i ristoranti. Avendo meno spazio di altri dobbiamo riuscire a fare convivere le cose, essere bravi e sbagliare il meno possibile».
CLIENTI E OPERATIVITÀ
«Per quanto riguarda i clienti, il 75-80% è rappresentato ancora dagli alberghi, la fetta di stabilimenti balneari è rimasta costante mentre è cresciuta la percentuale relativa al mondo della ristorazione. Occorre però considerare – sottolinea Signanini – che noi non siamo enormi in termini di metratura: abbiamo un cash&carry di 1800 metri quadrati, per cui dobbiamo stare attenti, per esempio, a non abbandonare la prima colazione in favore di un’offerta magari più variegata per i ristoranti. Avendo meno spazio di altri dobbiamo riuscire a fare convivere le cose, essere bravi e sbagliare il meno possibile».
DIFFICOLTÀ DA GESTIRE
«Con l’avvento della pandemia i clienti tendono a indirizzarsi sempre di più verso gli ordini on line e questo non è un bene. Perché si tratta di ordini robotici, di impulso che ci penalizzano in quanto gli operatori attivi all’interno del cash, tramite telefono, email o whatsapp, possono solo ricordare le promo, ma non hanno più la possibilità di interloquire fattivamente con il cliente e di risalire alla situazione. Purtroppo il cash&carry ha dei costi fissi e le piattaforme le possono gestire solo quelle grandi strutture che hanno una clientela distribuita su tutto il territorio nazionale».
CHECK AZIENDA
COALVE COOP è associata a GRUPPO INTESA