MERCATO BEVERAGE 2024 AVVIO A RILENTO

Il rallentamento dei primi mesi 2024 non preoccupa gli analisti. Cresce il ruolo dei distributori Horeca

di Paolo Andreatta

Da una parte ci sono i dati macroeconomici che mostrano, per i primi mesi dell’anno, un’economia che ha mantenuto un buon ritmo di crescita. Un segnale positivo che va di pari passo con un’inflazione che ad aprile 2024 ha decelerato in modo anche più rapido del previsto, grazie alla flessione delle componenti di beni energetici (-12%) e alimentari (+2,6% in aprile vs 5,6% di gennaio). Dall’altra c’è la fiducia dei consumatori che, secondo i dati ISTAT aggiornati allo scorso aprile, ha toccato il punto più basso da novembre 2023, confermando di fatto il rallentamento nei consumi registrato a fi ne anno. Un peggioramento delle aspettative che si accompagna ad un deciso trend negativo delle opinioni dei consumatori sulla capacità di risparmiare in futuro.

0,1%

VAR. BEVERAGE

2024 VS 2023

VENDITE A VOLUME

Fonte: Circana – Liquid Data Panel Distributori Bevande, Cash&Carry

MOMENTO INTERLOCUTORIO

Nonostante il contesto, i dati di crescita prossimi allo zero con i quali si è aperto il mercato beverage 2024 non impensieriscono, però, gli analisti. Il trend, infatti, se pur più basso rispetto a quello di inizio 2023, è in linea con un più veritiero secondo semestre dell’anno appena trascorso. Senza contare il peso delle condizioni meteorologiche non favorevoli nei primi mesi dell’anno e del calendario che ha visto una Pasqua anticipata, due elementi che hanno inciso in maniera importante sui consumi bevande.

 

“Circana e Rete Distributori Horeca organizzano una serie di incontri dedicati all’andamento dei consumi F&B nel fuori casa”

TREND VENDITE BEVANDE A VOLUME 2023 E 2024

Fonte: Circana – Liquid Data Panel Distributori Bevande

COME È INIZIATO IL 2024 PER I DISTRIBUTORI BEVANDE?VARIAZIONE VENDITE VOLUME SU 2023

Fonte: Circana – Liquid Data Panel Distributori Bevande

INCONTRI A TEMA: I DATI DEI DISTRIBUTORI

A confermarlo sono i dati di Circana presentati durante l’incontro organizzato da Rete Distributori Horeca in collaborazione con DH e Circana stessa; il primo di svariati eventi dedicati all’andamento dei consumi F&B letti a partire dall’universo distributivo, che si terranno da qui alla fi ne dell’anno. «La ciclicità nelle dinamiche di consumo che esisteva nel periodo pre Covid – spiega Marco Colombo, global central operations SVP di Circana – sta gradualmente riemergendo. Un ritorno a una nuova normalità che impone di capire in che modo intercettare al meglio le esigenze dei consumatori di oggi».

COM’È INIZIATO IL 2024 PER IL MERCATO BEVANDE?

I dati del panel distributori bevande parlano di un inizio 2024 in sofferenza sul fronte dei volumi. Se il dato a valore, forte dell’inflazione marcata, mostra praticamente tutte le categorie a segno più, a volume il dato complessivo scambiato nel corso del 2023 registra un trend di crescita intorno a 2,9 punti. Che scende a un piatto 0,1% per i primi mesi 2024. Nel dettaglio, a fare meglio sono alcolici (+3,6%), aperitivi e vermouth (+2,3%) e bevande piatte (+1,3%), che sostengono la crescita a volume. Fanno peggio, come vedremo, bollicine (-2,2%) e vini fermi (-1,4%).

INCIDENZA SUI VOLUMI VINO

% VAR. 2023 VS 2019

Fonte: Circana. Vini: Vino+Champagne e Spumanti+Vini Liquorosi

INCIDENZA SUI VOLUMI SPIRITS% VAR. 2023 VS 2019

Fonte: Circana. Perimetro Alcolici: Spirits + Aperitivi Alcolici in Bottiglia e Vermouth

PREVISIONE 2024

«Capire come si evolverà il trend in vista dei mesi estivi sarà molto interessante soprattutto per categorie come acqua e birra» sottolinea Marco Colombo. Che si sbilancia in una possibile previsione per il 2024. «È presumibile ipotizzare una prospettiva in linea con la tendenza osservata nel primo quadrimestre, con un -0,5% di trend a volume quindi vicino alla parità. Con forti differenze da categoria a categoria».

 

RUOLO DEI DISTRIBUTORI IN CRESCITA

A crescere in maniera evidente è, invece, il ruolo dei distributori nel comparto delle bevande nel fuoricasa italiano. Il mondo dei cash&carry, infatti, sta vivendo una situazione decisamente critica. Una fotografi a che emerge in maniera chiara dall’analisi dei comparti relativi a vino e spirits. Dal 2019 a oggi, nell’ambito vini, spumanti e champagne, la variazione dell’incidenza del comparto distributivo bevande è cresciuta del 29,5%, a fronte di un -5,5% del canale cash&carry. Se si guarda al mercato spirits, la crescita sale a un +30,4%, arrivando, nel 2023, a superare il 25% di incidenza sui volumi misurati da Circana.

UN ANNO COMPLICATO

Il 2023 per il vino è stato un anno difficile. Partenza in salita anche per il 2024

RALLENTAMENTO DI MEDIO PERIODO

I dati di inizio 2024, però, che si inseriscono in un trend dei consumi bevande ancora in fase di stallo, non impensieriscono più di tanto gli analisti, che puntano invece l’attenzione su un trend di medio periodo. «Il dato del 2024 ci tiene più che altro in stand by – fa notare Virgilio Romano di Circana, – con una soglia di attenzione alta ma non preoccupante. Non è ancora il momento di trarre conclusioni. Più rilevante e significativo, invece, è il trend registrato già nel 2023, che mostra un rallentamento nella crescita dei consumi di vino nel medio periodo». Evidente già dal 2022 e ancor più nel 2023.

 

L’IMPORTANZA DEI DISTRIBUTORI BEVANDE

Per quanto riguarda il 2023, l’Ontrade è stato sostenuto dal peso dei distributori bevande, che sono cresciuti, rispetto all’anno precedente, del +5,3% a volume e del +6% a fatturato. Dati dal segno meno se si guarda, invece, il solo inizio 2024, con un – 1,3% a volume per il canale distributori bevande, che resta, in ogni caso, il canale che performa meglio, rispetto a un cash&carry che soffre un -9,8%.

 

CANALI E FORMATI

A dare il contributo maggiore alla crescita sono i ristoranti (+12,2%), mentre gli hotel registrano un +1,6%. Tra i formati, quello che performa meglio resta la bottiglia di vetro, che off re una marginalità maggiore, generando una spirale di valore sia per il distributore sia per il punto vendita, permettendo di ampliare l’off erta. «È necessario ragionare, però, anche su altri formati come il fusto (un formato che cresce del 3,2% nel canale ristoranti, ndr) – sottolinea Marco Colombo di Circana. – Come andare a gestire i vini in fusto? E come gestire, invece, i vini di alto valore? Sono temi sui quali il mondo distributivo e Horeca in generale deve interrogarsi, affrontandoli e ripensandoli».

 

ROSSO IN CRESCITA

Analizzando, infine, le tipologie di vino, i dati Circana relativi al panel distributori e cash&carry mostrano la categoria dei bianchi confermare la quota di mercato più alta con un 59,2% di quota volume per il 2023. In termini di variazione sull’anno precedente, però, sono i rossi a crescere di più rispetto ai bianchi, con un +6,8%. Una crescita coerente con quella vissuta contestualmente dal canale ristoranti.

CRESCITA VOLUMI VINO NEL MEDIO PERIODO

PANEL DISTRIBUTORI BEVANDE 2023

E CIRCANA LIQUID DATATM CASH&CARRY

Fonte: Circana. Vini: Vino+Champagne e Spumanti+Vini Liquorosi

QUOTA VOLUME VINI PER TIPOLOGIA ANNO 2023

* Var. Volumi vs 2022

Fonte: Circana – Panel Distributori Bevande e Circana Liquid DataTM Cash&Carry

Perimetro Vini: Vino+Champagne e Spumanti+Vini Liquorosi

“Urge un ripensamento della categoria vino da parte dei distributori bevande e dell’Horeca in generale”

L’IMPORTANZA DELLA VARIETÀ ASSORTIMENTALE

Cresce la Tequila e il Gin si conferma referenza su cui puntare. Spirits sempre più amati nel fuoricasa

I volumi 2024 mostrano segni di frenata, con una crescita contenuta ferma al +1%. Un rallentamento, come già visto per la categoria vino, in linea con gli ultimi mesi del 2023 e coerente con il più ampio orizzonte di crescita di questi ultimi anni. Non è tanto il 2024 a segnare una crisi – spiega infatti Paolo Colombini durante l’incontro dedicato al mercato bevande nel fuoricasa organizzato in collaborazione con Rete Distributori Horeca. – Siamo di fronte, piuttosto, a un cambio più ampio del trend di crescita. È questa, dunque, la chiave di lettura sulla quale lavorare nell’ambito sia del vino sia degli spirits nel canale Horeca. Un rallentamento che va di pari passo con interessanti dinamiche emergenti.

VOGLIA DI SPERIMENTARE

La prima riguarda l’inclinazione sempre più diffusa a prediligere un consumo di alcolici nel fuoricasa. «Si sta verificando un passaggio dei volumi di consumo dalla GDO all’Horeca – spiega Paolo Colombini. – Il consumatore vuole provare referenze diverse e preferisce non legarsi a una bottiglia per un lungo arco temporale ma provare di volta in volta referenze particolari nel fuori casa».

VARIETÀ ASSORTIMENTALE

Un’inclinazione che deve le sue motivazioni di base al successo ottenuto in questi anni da alcune referenze in particolare. Una su tutte il gin, che nonostante tassi di crescita importanti negli anni passati trova ancora la forza di far registrare aumenti signifi cativi. A segnare il tasso di crescita maggiore è la tequila, che registra, a fatturato, un +31,2%, sostenuto da un aumento importante dei prezzi nel 2023. Aumento inflativo che ha segnato, però, il comparto spirits meno di altri. Né i distributori né il canale cash&carry, infatti, hanno adeguato i prezzi all’inflazione come successo nella GDO. «In un momento in cui queste referenze sono una vera e propria moda – sottolinea Paolo Antonini – la varietà assortimentale diventa un elemento cruciale per il punto vendita».

CRESCITA A VALORE ALCOLICI NEL MEDIO PERIODO FUORI CASA PANEL DISTRIBUTORI BEVANDE 2023 E CIRCANA LIQUID DATATM CASH&CARRY

Fonte: Circana Panel Distributori Bevande 2023 e Circana Liquid DataTM Cash&Carry

Perimetro Alcolici: Spirits + Aperitivi Alcolici in Bottiglia e Vermouth

“Più che a un 2024 in crisi, stiamo assistendo a un cambio di trend di crescita in questi ultimi anni”

CANALI DI SBOCCO

VARIAZIONE INCIDENZA A VALORE 2023 VS 2019

Fonte: Circana Panel Distributori Bevande 2023 e Circana Liquid DataTM Cash&Carry

Perimetro Alcolici: Spirits + Aperitivi Alcolici in Bottiglia e Vermouth

RISPOSTA RAPIDA E QUALIFICATA

Un dato che spiega anche il successo e l’importanza giocata oggi dai distributori di bevande che nel mondo degli spirits hanno fatto registrare un aumento di incidenza, dal 2019 a oggi, come in nessun’altra categoria. Arrivando a pesare il 44% dei volumi realizzati nel canale Ontrade. Un trend di crescita che prosegue, accentuato, anche per l’avvio del 2024 con un +4,3%. A fronte di un cash&carry che ha fatto segnare un -7,3%. «Avvalersi del canale distributori bevande permette senz’altro una risposta più immediata e qualificata rispetto ad altri canali – prosegue Antonini – con consegne dirette al punto vendita e quindi più reattive e in definitiva più effi caci in un momento in cui la varietà assortimentale e la capacità di rispondere alla domanda dei consumatori in tema di spirits si sono dimostrate essenziali».

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