LAMBRUSCO DI SORBARA, VINO DA PODIO

Assegnato per l’11esima volta il premio Tre Bicchieri a uno dei vini delle Cantine Cavicchioli

Si sa, il nome Cavicchioli è indissolubilmente legato al Lambrusco, tanto da rivoluzionarne, nel tempo, il modo di concepirlo: così, da vino popolare, il Lambrusco diventa re dei vini emiliani, in Italia e nel mondo. Oggi, la qualità dei prodotti Umberto Cavicchioli e Figli porta di nuovo i vini della cantina modenese ai vertici delle classifiche, grazie all’assegnazione dell’ambito riconoscimento Tre Bicchieri del Gambero Rosso al Rosé del Cristo, che entra nell’Olimpo dei vini italiani raggiungendo il già pluripremiato Vigna del Cristo.

 

DAL 1928

Da quasi cento anni, le Cantine Cavicchioli rappresentano un punto fermo nel panorama vinicolo emiliano. La storia ha inizio con Umberto Cavicchioli nel 1928, a San Prospero, nel cuore della DOC del Lambrusco di Sorbara, e alla fine degli anni ‘60, il Lambrusco Cavicchioli è già tra i vini italiani più esportati oltreoceano, mentre Cavicchioli diviene sinonimo dell’arte emiliana del saper fare le bollicine. Ancora oggi, dopo il passaggio a Cantine Riunite & Civ, la produzione resta a San Prospero, dove si trova la Vigna del Cristo, da cui provengono le uve utilizzate per la vinificazione dell’omonimo vino. Qui, la famiglia Cavicchioli ha il merito di aver introdotto, a partire dalla vendemmia del 1987, il concetto di Cru, che le consente di presentare, nel 1988, per celebrare il 60° anniversario della cantina, l’iconico Vigna del Cristo, il primo Lambrusco di Sorbara DOC in purezza.

 

SPIRITO INNOVATORE

La spinta alla sperimentazione e all’innovazione ha fatto delle Cantine Cavicchioli il precursore di un modo nuovo di intendere il Lambrusco, che raggiunge la massima espressione all’inizio del nuovo millennio con la creazione del Rosé del Cristo: uno spumante a base di Lambrusco di Sorbara, vinificato secondo il metodo classico, che esalta il lato raffinato del vitigno emiliano. Oggi Vigna del Cristo e Rosé del Cristo sono espressioni di una qualità superiore, come testimoniano i prestigiosi premi ottenuti, come i Cinque Grappoli di Bibenda, le Quattro Viti nella 10ª edizione di “Vitae La Guida Vini”, o i riconoscimenti ricevuti nell’ambito del Merano Wine Festival.

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