Le responsabilità del datore nei luoghi di lavoro: rischi, sentenze e soluzioni per il canale Distribuzione Horeca.
di Michele Nogara
Nel panorama della Distribuzione Horeca, che rappresenta un tessuto industriale e commerciale con oltre 668 aziende, 406mila esercizi e più di 20mila posti di lavoro, la salute e la sicurezza sul lavoro sono diventate un criterio strategico di competitività, oltre che un dovere di legge. Quanto pesa la responsabilità del datore di lavoro oggi? Quali le novità giurisprudenziali aggiornate al 2024-2025? E in che modo cambia l’approccio nei magazzini, logistica, trasporti, reti vendita, digitalizzazione e condivisione di risorse tra imprese?
La funzione del datore di lavoro: normativa e giurisprudenza
Il datore di lavoro è il perno attorno a cui ruotano tutti gli obblighi prevenzionistici: secondo il D.Lgs. 81/2008, è “il soggetto che ha la responsabilità dell’organizzazione dell’azienda o dell’unità produttiva, in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa”. Non sempre questa figura coincide con quella giuslavoristica: nelle imprese complesse – tipiche della distribuzione Horeca, con reparti, divisioni, filiali, magazzini – il vero datore di lavoro prevenzionistico è il dirigente di struttura che detiene effettivi poteri gestionali, finanziari e organizzativi. Lo conferma la recente Sentenza Cassazione Penale Sez. III n. 22584/2025: “la responsabilità non ricade sul presidente del CdA, ma sui direttori delle unità con autonomia decisionale”.
Massima di sentenza 2025:
“Il datore di lavoro in senso prevenzionistico non è solo chi detiene formalmente la rappresentanza legale, ma chi esercita concretamente poteri gestionali e di spesa nell’ambito di un’unità produttiva autonoma.”
Obblighi indelegabili e deleghe: chi risponde davvero?
La normativa distingue tra:
– Delega di funzioni (art. 16 D.Lgs. 81/2008): il datore può trasferire compiti specifici a soggetti competenti, purché la delega sia attuata secondo regole stringenti (atto scritto, autonomia di spesa, pubblicità, vigilanza);
– Delega gestoria: riguarda la ripartizione dei compiti tra amministratori nelle aziende complesse;
– Datore di lavoro “apicale” e “sottordinato”: in presenza di più unità produttive, il dirigente responsabile di ciascuna è a tutti gli effetti il datore di lavoro, soggetto a tutti gli obblighi per la sicurezza, incluso il DVR.
Esempi dal canale Horeca:
Logistica food&beverage, movimentazione merci, organizzazione di magazzini, corrieri stagionali, somministrazione e trasporti: in questi contesti, il “direttore di struttura” o “area manager” può essere qualificato come datore di lavoro e porta la responsabilità penale e civile quanto a infortuni, mancata sorveglianza sanitaria, omissioni nel DVR.
Massima Cassazione 2025:
“Le procure speciali rilasciate ai dirigenti delle due divisioni, se accompagnate da effettivi poteri di gestione e spesa, non configurano una delega di funzioni, ma un riconoscimento Ex lege della qualifica datoriale per le singole unità produttive.”
Valutazione dei rischi e DVR nella distribuzione Horeca
La redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è obbligo centrale e indelegabile, che deve essere dinamicamente aggiornato alla realtà organizzativa dell’azienda. Ciò vale in particolare per le attività Horeca, dove l’assetto logistico è spesso fluido:
– Carichi, movimentazioni, lavoro notturno, vendite digitali, trasporti, rotazione del personale stagionale impongono DVR dettagliati e processi di aggiornamento frequenti.
– Nomina e formazione del RSPP (Responsabile servizio prevenzione e protezione) sono attività che coinvolgono il datore di lavoro “vero”, cioè chi concretamente organizza e gestisce la filiera.
Sentenza Cassazione 2025:
“Il ruolo datoriale non elide il vincolo gerarchico verso il datore di lavoro apicale; la particolarità è che tale vincolo si esprime con modalità che non intaccano i poteri di decisione e di spesa richiesti dalla autonoma gestione dell’unità produttiva.”
Riflessioni operative: focus sulla filiera distributiva
1. Magazzini e logistica:
Le procedure di sicurezza vanno create su misura per ogni magazzino o centro distributivo: movimentazione manuale dei carichi, utilizzo di carrelli elevatori, rischio incendio, presenza di prodotti alimentari e chimici, ergonomia dei posti di lavoro.
2. Movimentazione merci e trasporti:
Lavoratori che effettuano consegne, trasporti e operazioni di carico/scarico, sono sottoposti a rischio stradale, incidenti e stress lavoro-correlato. Il controllo va esteso anche alle ditte terze: il distributore deve verificare che le misure di sicurezza siano adottate da tutti i soggetti della filiera.
3. Nuove piattaforme digitali:
Nel mondo Horeca le piattaforme per ordini, logistica, smart working impongono attenzione al rischio stress lavoro-correlato, privacy, ergonomia digitale.
4. Formazione mirata:
Corsi obbligatori e aggiornamento continuo sono la chiave: antincendio, logistica, primo soccorso, formazione specifica per lavoratori stagionali, interinali e terziarizzati.
5. Certificazioni e Modelli 231:
Sempre più realtà adottano modelli organizzativi (MOG 231) e sistemi di gestione ISO, per integrare la compliance nella cultura aziendale.
Nuove sanzioni e benefici contributivi: il rischio di perdere competitività
Le ultime modifiche legislative (decreto PNRR 4, Decreto Lavoro 2025) hanno innalzato sensibilmente le sanzioni per violazioni in tema di sicurezza, lavoro nero, appalti irregolari: chi non è “in regola” rischia di perdere benefici fiscali e contributivi, oltre che subire danni reputazionali nel canale distributivo.
Sintesi delle massime giurisprudenziali 2024-2025 utili per la prassi
– “Il datore di lavoro è garante diretto dell’incolumità fisica e morale dei lavoratori, anche in presenza di altri soggetti responsabili.”
– “La delega di funzioni non può riguardare la redazione del DVR e la valutazione dei rischi.”
– “La responsabilità permane in caso di rischi interferenziali e appalti esterni, con obbligo di verifica delle misure adottate anche dai terzi.”
– “La responsabilità ricade sui soggetti che esercitano effettivi poteri di gestione e spesa, non solo su chi ha la rappresentanza formale.”
Soluzioni per una distribuzione Horeca virtuosa
Per essere competitivi e sicuri:
– Aggiornare periodicamente il DVR e coinvolgere le figure chiave operative;
– Adottare piattaforme digitali che monitorino anche la dimensione salute psicofisica;
– Investire in formazione per tutti, personalizzata per la filiera distributiva;
– Affidarsi a modelli di compliance e audit regolari,
integrando tema green/sostenibilità.
IN SINTESI
La responsabilità del datore di lavoro, anche nel canale distributivo Horeca, è un perno strategico per la credibilità, la sostenibilità e il successo economico. Oggi è misurata su standard elevati, con controlli severi e una giurisprudenza che guarda la sostanza più che la forma: chi organizza davvero, chi gestisce concretamente, chi ha il budget e la capacità di decisione risponde sempre in prima persona. La sicurezza non è solo adempimento, ma valore competitivo. Ed è il messaggio che deve arrivare a tutta la filiera Horeca, per un comparto moderno e responsabile.

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