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IL GELATO SECONDO FERRERO

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Ferrero fa il suo ingresso nel comparto del gelato confezionato OOH. Un settore che vale circa il 40% degli oltre 1,7 miliardi di euro del mercato complessivo

L’estate si avvicina e con essa l’aumento delle temperature. A giocare un ruolo importante, nella GDO come nell’Horeca, è il comparto del gelato confezionato. Un mercato che vale circa 1,7 miliardi di euro, di cui il 40% è da attribuire al consumo fuori casa. «Si tratta di un mercato molto rilevante con dinamiche specifiche e nuove per Ferrero – spiega Gabriele Primavera, direttore vendite OOH Ferrero Commerciale Italia S.r.l. – Dopo i successi avuti nell’ambito del mercato retail, in cui ha raggiunto quasi il 5% di market share, Ferrero ha deciso d’entrare nel mercato del fuori casa».

 

“Puntiamo alla messa a standard di un nuovo modello distributivo.
Siamo solo all’inizio di un lungo viaggio“

Gabriele Primavera, direttore vendite OOH Ferrero Commerciale Italia S.r.l

Gabriele Primavera, direttore vendite OOH      Ferrero Commerciale Italia S.r.l

 

Nel mercato del gelato confezionato si è spesso registrata una discrepanza tra un’offerta del produttore con anche 40 o 50 referenze, da una parte, e un’offerta effettiva al consumatore molto più limitata, dall’altra. È un rischio che temete di correre?

«È facile immaginare come questa asimmetria storica tra offerta e distribuzione porti con sé costi e inefficienze enormi. Motivo per il quale Ferrero ha deciso d’intraprendere una strada differente, basata su ricette esclusive che restituiscano un’esperienza di prodotto appagante a prescindere dalle dimensioni o dalle product form. Non è necessario, infatti, avere cartelli vasti ma ricette esclusive, qualità delle materie prime e grandi brand».

Quali sono le modalità e le strategie distributive scelte?

«Il mercato del consumo fuori casa è composto da più di 300.000 punti vendita di cui bar e chioschi rappresentano circa la metà. La produzione e la distribuzione dei prodotti gelati è molto costosa e necessita pertanto di focalizzare i propri sforzi su quelle location dove vi è un maggior ritorno degli investimenti. La distribuzione avverrà mediante un network d’imprenditori indipendenti che si occuperanno della distribuzione nei territori presidiati dalla loro forza vendita».

In questo senso, la tecnologia oggi è un elemento importante di cui trarre vantaggio.

«Ferrero entra nel mercato in una fase in cui l’utilizzo della tecnologia digitale è ormai elemento imprescindibile. Abbiamo dotato tutti i nostri cabinet (freezer) di telemetria attiva che lavora su parametri d’efficienza energetica, in linea con le linee guida d’industria 4.0, commerciale e gestionale. La telemetria attiva ci consentirà di ricevere importanti informazioni di performance direttamente dal punto vendita e di prevenire guasti e inefficienze durante la gestione ordinaria con interventi di manutenzione preventivi anziché riparatori per massimizzare la soddisfazione del trade e del consumatore».

Quali ulteriori strumenti avete ipotizzato per una più efficiente sinergia tra i protagonisti della filiera?

«Tutte le marche del portafoglio godranno di un supporto di comunicazione. Anche quest’anno Ferrero avrà investimenti in comunicazione decisamente superiori a qualunque altro competitor. Attiveremo inoltre una digital strategy di “drive to store” dedicata ai punti vendita del fuori casa. Un’assoluta novità per Ferrero, resa possibile proprio dall’utilizzo integrato delle informazioni di telemetria attiva e piano media. Un grande valore aggiunto per i retailer che avranno deciso d’inserire i gelati Ferrero nel proprio punto vendita».

Quali sono gli obiettivi di crescita per il 2023 e il 2024?

«Nell’ambito del mercato fuori casa abbiamo obiettivi legati alla numerica distributiva nelle location in target, la qualità dei punti vendita che saremo capaci d’attivare con questa categoria e soprattutto la messa a standard di un nuovo modello distributivo. Il gruppo Ferrero ha un importante piano di sviluppo sulla categoria dei gelati confezionati. Siamo solo all’inizio di un lungo viaggio. Per questo primo anno è veramente importante eseguire e mettere a verifica tutti gli elementi del modello operativo».

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