IL CLIENTE HA SEMPRE RAGIONE?

Strategie per gestire il senso di frustrazione. Quante volte abbiamo sentito dire la frase “il cliente ha sempre ragione”? È davvero così?

Talvolta, la relazione con i propri clienti può diventare terreno fertile per sentimenti quali l’irritazione, il senso di impotenza, la frustrazione. Spesso infatti ci si trova a fronteggiare sfide legate alla percezione di disparità esistente tra i professionisti e i propri clienti, le cui esigenze risultano preponderanti e a volte dichiaratamente imposte nella relazione.  Tali situazioni possono generare tensioni e stress che influenzano sia il benessere dei dipendenti e la propria soddisfazione lavorativa, sia l’esperienza complessiva del cliente. Per questo, affrontare la dinamica è importante e richiede un approccio equilibrato e una serie di strategie mirate, sia a livello individuale sia organizzativo. 

 

DINAMICHE DI POTERE

La prima fase per gestire la frustrazione nella relazione professionista-cliente è la presa di consapevolezza delle dinamiche di potere in gioco. I professionisti devono riconoscere che, pur avendo un ruolo cruciale nell’esperienza del cliente, spesso si trovano in una posizione di subordinazione rispetto ai desideri e alle richieste dello stesso. Elementi legati alla cultura dell’ospitalità, del servizio e dell’accoglienza dell’altro fanno parte del DNA della professione, ma sono allo stesso tempo delle pratiche che richiedono pazienza e auto-controllo. Questa consapevolezza delle aspettative esistenti nei confronti del proprio ruolo può aiutare il personale a relativizzare le situazioni più difficili senza prenderla sul personale, riuscendo così a mantenere la calma e non perdere la pazienza (spesso indice di stanchezza e non solo di modalità sgarbate o poco gentili dell’interlocutore).

 

TRA LINEE GUIDA E AUTONOMIA

Al fine di facilitare la gestione del cliente, è essenziale che il personale abbia a disposizione politiche, procedure chiare e consigli utili per gestire situazioni relazionali difficili. Definire limiti chiari e fornire linee guida su come rispondere a richieste irragionevoli o comportamenti inappropriati può aiutare i dipendenti a sentirsi più sicuri nel gestire queste situazioni e ridurre la frustrazione. D’altro canto, dare al personale un certo grado di autonomia può contribuire a mitigare la frustrazione nel rapporto professionista-cliente. Consentire ai dipendenti di prendere decisioni autonome e di trovare soluzioni creative ai problemi può aumentare il loro senso di controllo sulla situazione e ridurre il livello di stress associato alla relazione con i clienti. 

 

SUPPORTO E FEEDBACK DI COLLEGHI E MANAGER 

Nessuno può aiutarci di più delle persone che condividono la nostra stessa esperienza lavorativa e possono comprenderne anche gli aspetti più complessi. Per questo la possibilità di condividere le proprie esperienze e ricevere consigli e supporto dagli altri membri del team e dai propri manager può essere una valida alleata per affrontare situazioni difficili in modo costruttivo. Organizzare momenti di scambio, di formazione, di sfogo e condivisione delle difficoltà quotidiane consolida un ambiente supportivo e aiuta le persone a non sentirsi soli davanti ai problemi professionali. Fare squadra è essenziale nei momenti di difficoltà; prevedere processi interni in cui mantenere viva la cultura del sostegno risulta un elemento estremamente apprezzato nei contesti organizzativi. In un mondo in cui il mantra “il cliente ha sempre ragione” può pesare sulla nostra esperienza lavorativa, è fondamentale trovare equilibrio tra le esigenze dei clienti e il benessere personale. Con consapevolezza e supporto reciproco, è davvero possibile trasformare la frustrazione in opportunità di crescita e miglioramento continuo.

*Dario Bussolin

Manager della divisione Human Capital del gruppo Aegis Human Consulting Group, Psicologo e Psicoterapeuta in Formazione, Coach, formatore e consulente per le organizzazioni. Da 10 anni collabora con l’Università Cattolica di Milano in progetti di ricerca e supporto alla didattica nel dipartimento di Psicologia. Impegnato nello studiare i processi organizzativi e valorizzare le qualità professionali e personali delle persone, Dario accompagna i professionisti in percorsi di allenamento per consolidare il proprio stile di Leadership, attraverso confronti, metodo, esperienze concrete e tanta passione.

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