CHATGPT, AMICA O NEMICA?

Si può davvero sfruttare l’Intelligenza Artificiale per lavorare meglio e meno? Chi ci guadagna, chi ne fa le spese? È un gioco o qualcosa da imbarcare in azienda?

Tutti ne parlano, molti ne hanno paura, qualcuno la prova, altri la ignorano. Io invece ti dico: sfruttala! Di cosa sto parlando? Della “moda” del momento, ovvero di ChatGPT, che moda in verità non è. Cioè? Ora ti spiego.

 

BENVENUTO NEL FUTURO

ChatGPT è un modello di intelligenza artificiale, disponibile gratuitamente nella versione meno aggiornata, basato su algoritmi di deep learning, che consente di generare risposte in linguaggio naturale a partire da domande poste dagli utenti. In pratica, è un assistente virtuale che può conversare con gli utenti e fornire risposte rapide e precise alle loro domande. E fin qui ci siamo. La domanda – di business – che sorge a questo punto è: possiamo noi imprenditori utilizzare l’intelligenza artificiale (AI) per migliorare la nostra attività? La risposta è: certamente sì. Lasciamo allora da parte la teoria e concentriamoci sulla pratica. Sei un imprenditore della distribuzione? Perfetto. Quali sono le potenzialità di ChatGPT che puoi volgere a tuo favore? Per esempio puoi integrare un assistente virtuale per migliorare l’esperienza del cliente, servizio particolarmente utile nel nostro settore, dove le richieste delle persone possono essere molto specifiche e variabili. ChatGPT consente ai clienti di interagire con l’assistente virtuale in modo più naturale e di ottenere risposte rapide e precise. Andiamo avanti: può essere utilizzato per l’analisi dei dati e per il supporto decisionale. Ad esempio, l’AI può analizzare grandi quantità di dati sui clienti, sulle vendite o sul mercato per fornirti informazioni utili: pensa alle tendenze degli acquisti, alle preferenze dei clienti, alle opportunità di mercato o ai rischi. L’automazione dei processi è un’altra area in cui ChatGPT può essere utilizzata per migliorare l’efficienza operativa dell’azienda: immagina un sistema che risponde automaticamente alle e-mail o gestisce le attività di routine da solo, liberando tempo e risorse per altre attività più critiche.

 

NON CREDI CHE TUTTO CIÒ SIA POSSIBILE?

Allora entro ancor di più in questo mondo con un esempio concreto, numeri alla mano. Supponiamo che la tua azienda abbia un e-commerce (grazie al quale fatturi 500 mila euro annui) e che la tua area marketing voglia migliorare la conversione degli utenti che visitano il sito. Utilizzando ChatGPT, puoi integrare un assistente virtuale che risponda alle domande degli utenti in tempo reale, fornendo informazioni sui prodotti e sulle offerte, supportando nella scelta e risolvendo eventuali dubbi. Testa l’integrazione su un campione di 1.000 utenti che hanno visitato il sito e-commerce. Sai cosa otterrai? Che nel gruppo di controllo (senza assistente virtuale) la percentuale di conversione sarà stata del 3%, mentre nel gruppo di test (con assistente virtuale) la percentuale di conversione sarà arrivata al 5%. Ciò significa che l’utilizzo di ChatGPT avrà permesso di aumentare la percentuale di conversione del 2%, generando un guadagno di 10.000 euro. Ti pare poco?

 

IL MIO CONSIGLIO?

Indubbiamente ci troviamo tutti di fronte a una svolta epocale. I rischi per il lavoro routinario sono discreti: la paura è che l’uomo sia sostituito del tutto. Io invece penso che l’AI ci aiuterà a lavorare meglio e a ragionare di più, indirizzando i collaboratori verso attività strategiche e non più basiche. Certo, è una sfida: dobbiamo essere comunque sempre noi a tenere le redini di ciò che è “automazione”.

giuseppe arditi presidente Ursa Major Group e vicepresidente di Rete Horeca e Agrodipab

A OGNI NUMERO TI DARÒ IDEE E SUGGERIMENTI CHE TI FARANNO RISPARMIARE O GUADAGNARE SEMPRE DI PIÙ. NON VEDO L’ORA DI INCONTRARTI!

 

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Scrivi a: mit@ristopiulombardia.it

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