Analisi e prospettive. Focus sulla II edizione degli Stati Generali della filiera Horeca
A cura di Carmela Cassese, relazioni istituzionali Rete Horeca e AGroDiPAB
Nella meravigliosa cornice della Cantina Valpolicella Negrar, in occasione della 56° edizione di Vinitaly, si è svolta la presentazione dell´Operation Plan 2024 di Rete Ho.Re.Ca. e DH. Un momento irrinunciabile di confronto e ascolto dove è stato possibile, tra le altre cose, illustrare quanto finora affrontato dal sodalizio AGroDiPAB-Rete Ho.Re. Ca., i punti di maggiore interesse condiviso e le prospettive per il futuro, con gli occhi puntati sulla II edizione degli Stati Generali della Filiera Horeca che avranno luogo il 29 ottobre 2024 presso la Sala del Refettorio della Camera dei Deputati. La presentazione dell´Operation Plan 2024 è stata l´occasione per approfondire i temi che stanno maggiormente a cuore ai nostri imprenditori e per fornire opportune chiavi di lettura dello scenario politico e delle prospettive di Governo, sui temi di peculiare interesse delle nostre imprese.
DALL´INTRODUZIONE DELLA FATTISPECIE GIURIDICA DELLA FILIERA HORECA ALLA RIFORMA DEI CODICI ATECO
Come noto e già affrontato su queste pagine, uno dei punti di maggiore interesse per le nostre imprese, è quello “dell´identità” sia dello specifico settore della distribuzione, sia di quello dell´intera filiera Horeca.
Nel marzo 2022 abbiamo ottenuto per la prima volta il riferimento alla fattispecie giuridica di “Filiera Horeca” introdotta su pressione parlamentare da parte di AGroDiPAB-Rete HO.RE.CA: Nell’allegato 1 all’articolo 7 della legge 28 marzo 2022, n.25 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 gennaio 2022, n.4, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico per la prima volta si parlava di imprese della filiera Horeca (con relativi codici Ateco) come destinatari di quanto disposto appunto dal citato articolo 7 che prevedeva l’esonero dal pagamento della contribuzione addizionale in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa dei propri dipendenti. Pertanto è stata riconosciuta per la prima volta nella storia dell’ordinamento italiano una misura anche ai datori di lavoro delle imprese di cui ai codici Ateco della fi liera Horeca esplicitamente denominata nella norma. Partendo da questo RISULTATO abbiamo avviato – sia in Parlamento sia fuori, con gli stakeholder della filiera-, un ragionamento teso alla costituzione della filiera Horeca. In questa prospettiva, nel giugno 2022, è stata sottoposta istanza di revisione dei codici Ateco al comitato Ateco presso l’Istat. Nello specifico è stato richiesto che il cod. Ateco 46.3 venisse suddiviso in due categorie distributive distinte: commercio all’ingrosso e commercio all’ingrosso distributori canale Horeca – fuori casa, al fine di differenziare il commercio all’ingrosso nelle DUE destinazione dei consumi. Di recente le coordinatrici del Comitato ATECO nel dare riscontro a note di sollecitazioni rivolte anche in sede politica hanno evidenziato che “Preferire una distinzione basata sugli utenti serviti piuttosto che sui prodotti venduti, oltre a essere in contro-tendenza rispetto alle decisioni prese all’interno dei gruppi tecnici di riferimento per le classificazioni delle attività economiche, avrebbe comunque delle conseguenze rilevanti a livello nazionale non potendo più disporre di un tale patrimonio informativo basato sulla tipologia di prodotti venduti (…) diffi cilmente acquisibile con altri strumenti informativi”. La soluzione proposta dal predetto Comitato è stata quella di prevedere la “possibilità di inserire una o più note esplicative all’interno delle voci ATECO interessate per chiarire che le attività economiche di commercio all’ingrosso classificate sono rivolte a due distinte categorie di esercizi di destinazione. Tale proposta non consente di delineare in maniera netta e funzionale la distinzione tra i due segmenti della distribuzione di prodotti alimentari e bevande, lasciando di fatto inalterato lo status quo, pertanto abbiamo riportato la questione in Parlamento.
LA PRIMA PROPOSTA DI LEGGE A TUTELA DELLA DISTRIBUZIONE HORECA
Il 6 giugno 2023 è stata presentata la proposta di legge dell’On. Riccardo Zucconi e del presidente della IX Commissione della Camera, On. Salvatore Deidda, recante “Disposizioni in favore delle imprese che svolgono attività di distribuzione di prodotti alimentari e di bevande per le strutture ricettive e gli esercizi commerciali del settore della ristorazione” predisposta da AGroDiPAB;vIn data 11 luglio 2023 presso la sala stampa dei Montecitorio, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della suddetta proposta di legge a cui ha preso parte, oltre ai firmatari anche il Viceministro dei trasporti, On. Galeazzo Bignami. In occasione di detta conferenza stampa è stata lanciata l’iniziativa degli “STATI GENERALI DELLA FILIERA HORECA”.
GLI STATI GENERALI DELLA FILIERA HORECA
In data martedì 24 ottobre 2023, si sono svolti i primi Stati generali della filiera Horeca, un momento storico per l’intera filiera nazionale, che ha visto seduti allo stesso tavolo, per la prima volta in assoluto, rappresentanti delle istituzioni, dell’industria della distribuzione e degli esercizi afferenti alla filiera Horeca. In una stagione politica e sociale in cui si promuove il dialogo di filiera nella prospettiva di valorizzare al meglio il prodotto finale, e le dinamiche di mercato – interno ed estero – che lo riguardano, l’evento del 24 ottobre ha rappresentato sicuramente un’occasione preziosa per mettere al centro una filiera articolata e piena di opportunità quale quella dell´Horeca. In effetti, la filiera in esame, sebbene esista “pragmaticamente”, da un punto di vista identitario non esiste: pertanto ogni tentativo di ridefinirne i contorni, segnatamente in sede istituzionale, rappresenta un esercizio lodevole, che aiuta anche il legislatore a comprendere i tratti operativi degli imprenditori e dei lavoratori che ne sono protagonisti.
INIZIATIVE E ARGOMENTI
• Nell’ambito del c.d. ddl incentivi per le imprese, nell´ottobre 2023, l’On. Pavanelli è intervenuta in aula a sostegno del settore della distribuzione Horeca evidenziando come manchino iniziative dirette alla valorizzazione dello stesso;
• In data 18 ottobre 2023 si è svolto il question time presentato dall’On. Pavanelli al ministro Urso, nel quale è stato richiesto “se non intenda il Ministro interrogato adoperarsi per adottare iniziative urgenti dirette a sostenere concretamente il settore, avviando un tavolo di concertazione che coinvolga Ministeri competenti e i rappresentanti dei settori dell’Industria, della distribuzione e degli esercizi Horeca”. Il Governo ha risposto evidenziando, tra le altre cose, di aver avviato un approfondimento finalizzato al coinvolgimento della filiera Horeca nei progetti e dando piena disponibilità:
Nell’ambito della legge di bilancio per il 2024 abbiamo chiesto il deposito dei seguenti emendamenti:
a) emendamento che elevava ed equiparava i fringe benefit nella prospettiva di eliminare la sperequazione tra chi ha fi gli e chi no, al fi ne di legittimare una misura di reale sostegno al lavoratore a prescindere dal proprio nucleo familiare. Pertanto abbiamo chiesto che il limite venisse fissato per tutti i lavoratori a prescindere dal proprio status famigliare, a 2000 euro, in una logica di pari opportunità e di equità di trattamento, che uno strumento di welfare datoriale dovrebbe garantire ai lavoratori;
b) emendamento che estendeva la detassazione del lavoro notturno e festivo a tutto il settore Horeca, che è composto non solo da alberghi ma anche da una vasta gamma di pubblici esercizi. È stato evidenziato quanto fosse opportuno in primis ampliare questa misura nella prospettiva di includere tutti gli esercizi Horeca unitamente ai propri distributori di prodotti alimentari, bevande e servizi. Se pensiamo all’intera catena dell’ospitalità e della ristorazione, i distributori svolgono un ruolo essenziale garantendo la fornitura di prodotti e materie prime ai ristoranti, bar e hotel. I tempi di lavoro di questa categoria di imprese sono strettamente connessi a quelli degli esercizi a cui consegnano i prodotti. L’estensione della detassazione del lavoro notturno e festivo ai distributori può incentivare un flusso più efficiente di beni e servizi, contribuendo a garantire che gli esercizi Horeca possano operare senza interruzioni durante i turni notturni e festivi;
Nel dicembre 2023 nell’ambito dell’esame del provvedimento recante “interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada”, abbiamo chiesto l’elevazione del limite della massa massima autorizzata per i veicoli idonei alla distribuzione da 3500 kg ad almeno 5000 kg (sul modello di quanto attuato per i veicoli alimentati con combustibili alternativi quali gnc, gpl, elettrici e a idrogeno). Questo per regolarizzare una prassi, potenzialmente oggetto di sanzione, in capo ai distributori che sono costretti a utilizzare veicoli che in ragione del peso strutturale (coibentazione, celle frigo e motori annessi) superano il limite massimo sancito dalla norma;
Nel gennaio 2024 sono stati depositati due emendamenti al c.d. decreto milleproroghe:
a) estensione applicativa del c.d. bonus patente di cui all’articolo 1 comma 5-bis del decreto-legge 10 settembre 2021, n.121, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2021, n.156 che attualmente è destinato ai lavoratori under 35, che intendano conseguire la patente e l’abilitazione alla guida professionale (CQC) accedendo a un rimborso spese. Questa misura però presenta dei limiti, in primis quello afferente all’età, poiché lascerebbe fuori tutta una platea di lavoratori di settore che non possono accedere a un upgrade della patente, considerando che i costi arrivano anche a 4mila euro. In secondo luogo la misura, così come attualmente configurata, è prevista esclusivamente in favore dei cittadini che intendono accedere alla patente ed esclude pertanto le aziende di settore. Noi abbiamo chiesto di superare il limite dell’età e di estendere il contributo alle imprese operanti nel settore della distribuzione di prodotti alimentari e di bevande e dell’autotrasporto di persone e merci.
b) agevolazioni per l’installazione di impianti di produzione energetica da fotovoltaico sui capannoni delle aziende di settore, al fine di consentire un incremento della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e mitigare gli effetti economici derivanti dagli aumenti eccezionali dei prezzi della componente energetica per le imprese italiane. Sarebbe prioritario prevedere la semplificazione delle procedure autorizzative nonché la concessione di contributi in favore delle imprese del settore che intendono realizzare, entro il 31 dicembre 2024, impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sulle coperture dei capannoni di proprietà dell’impresa medesima.
Nel febbraio 2024 nell’ambito del provvedimento in materia di valorizzazione della birra artigianale in commissione agricoltura alla Camera abbiamo avviato un confronto con il relatore, On. Cerreto al fi ne di depositare un emendamento che intendesse configurare il ciclo della gestione dei fusti monouso in pet per bevande alla spina con cui è trasportata e distribuita la birra, alla stregua di quelli in acciaio, al fine di garantire la sostenibilità ambientale di detti prodotti in pet, nella prospettiva di consentire ai distributori di ritirare i fusti vuoti presso il punto di consumo e assicurare il riciclaggio del materiale plastico di cui essi sono costituiti per la realizzazione di altri fusti ottenendo così la completa circolarità. L’emendamento è stato depositato dall’On. Lasalandra di FDI;
Nel marzo 2024 l’On.Zucconi ha depositato un ordine del giorno nell’ambito del ddl recante “interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada” che è stato accolto dal Governo e con il quale lo stesso Governo si è impegnato a “valutare l’opportunità di prevedere iniziative, anche di carattere normativo, in coerenza con la normativa unionale armonizzata in materia di patenti di guida, finalizzate all’elevazione del limite massimo della massa autorizzata da 3.500 a 5.000 kg dei veicoli senza rimorchio, adibiti al trasporto di prodotti alimentari e bevande refrigerate, conducibili con patente B conseguita da almeno due anni, nell’ottica di una maggiore sicurezza della circolazione stradale, a condizione che la massa superiore a 3.500 kg sia dovuta all’eccesso di massa determinato dal sistema di coibentazione termica, refrigerazione e correlati tecnici, annessi ai veicoli adibiti al trasporto”.
ARGOMENTI ATTUALMENTE OGGETTO DI APPROFONDIMENTO
• Procedimento d’ingiunzione semplificato
• Agevolazioni per installazione di impianti fotovoltaici su capannoni
• Correttivi disciplina recupero iva su crediti inesigibili