Dalle chiusure obbligate all’aumento del costo delle materie prime, passando per la diminuzione dei ricavi e il pagamento delle imposte mai veramente sospese (nonostante la maggior parte dei settori fossero fermi e con le aziende costrette a non lavorare), la pandemia ha spinto le imprese a gestire pressioni di ogni tipo
La buona notizia è che molte di queste aziende, a fronte di questo scenario, sono state incentivate a investire in pianificazione fiscale, beneficiando dell’economia dei crediti d’imposta, utili a superare il momento e a gettare le basi per una crescita aziendale.
IL SEGRETO PER SUPERARE LA CRISI
Dal 2000 a oggi la pressione fiscale in Italia è progressivamente aumentata. La pressione fiscale complessiva (tassazione sui profitti delle imprese, tassazione sul lavoro e altre tasse) messa a punto da Ambrosetti si attesta al 64,8%; praticamente, più della metà dei guadagni vengono prelevati dal Fisco. Negli ultimi 2 anni, purtroppo, alla pressione fiscale si sono aggiunte le difficoltà derivanti dall’emergenza sanitaria (chiusure obbligate, di fatto dovute alle quarantene, di cui stiamo assistendo anche oggi, e aumento del costo delle materie prime). E poi quelli legati all’evoluzione tecnologica, che hanno apportato profondi cambiamenti sociali ed economici. In questo caso però non parliamo di difficoltà, ma di opportunità.
STRUMENTO UTILE ALLA CRESCITA
Sappiamo benissimo che, nel periodo più profondo, le imprese che sono riuscite a crescere o quantomeno mantenere alta la produzione sono state quelle più avanzate tecnologicamente. Mentre diverse aziende sono state in grande difficoltà, altre invece hanno fatto fatturati da record. Sono quelle aziende che hanno capito che il Fisco può essere uno strumento utile alla crescita dell’azienda e non un impedimento. Aggiornarsi, adeguarsi ai cambiamenti del mercato, ai numerosi cambiamenti normativi e sfruttare al meglio le difficoltà per trasformarle in opportunità, è fondamentale per rimanere competitivi ed evitare il fallimento della propria azienda.
PERCHÉ APPLICARE LA PIANIFICAZIONE FISCALE
Da un recente report pubblicato da EY (How to realize the value of your tax and finance function) le aziende, l’84% di quelle analizzate, che negli ultimi 2 anni hanno investito in strategie di pianificazione fiscale e finanziaria, sono riuscite a:
- ottimizzare gli oneri fiscali e risparmiare soldi in tasse;
- sfruttare al meglio le agevolazioni fiscali per investire nella crescita dell’azienda;
- evitare l’insorgere di controversie con il Fisco;
- guadagnare di più in termini di fatturato e dividendi distribuiti.
Insomma, la pianificazione fiscale, affiancata all’utilizzo di nuove tecnologie (il 56% delle aziende analizzate ha investito in attività per la fornitura di dati, mentre il 35% sta investendo nell’automazione delle funzioni interne), sarà il segreto del successo delle imprese nel 2022 nonostante il periodo di crisi.
UN ESEMPIO
Un esempio di successo? Il nostro gruppo. Creato da zero, in soli 5 anni, a novembre 2021 è stato quotato alla Borsa di Milano (grazie anche all’utilizzo di un apposito credito per quotarsi in Borsa prorogato dall’ultima Legge di Bilancio). Nello stesso periodo, il “Sole 24Ore” ci ha riconosciuti come una delle 40 imprese cresciute più velocemente negli ultimi 3 anni. Il segreto di questa crescita risiede nelle strategie e negli strumenti di pianificazione fiscale e finanziaria elaborate da Soluzione Tasse. La buona notizia è che tutto il know-how dei professionisti di Soluzione Tasse è messo a disposizione delle imprese, per aiutarle a crescere anche in un periodo non roseo. Come Soluzione Tasse, grazie al nostro di team di 35 professionisti (di cui 28 commercialisti, 6 avvocati e 1 un ex ufficiale della Guardia di Finanza) possiamo aiutarti a:
– fare una Pianificazione fiscale strategica, attraverso la quale si può arrivare a ridurre il carico fiscale dal 20 al 50%;
– tutelare il patrimonio aziendale e la salvaguardia del passaggio generazionale per mettere la propria ricchezza al riparo dai possibili creditori (es. fornitori, banche e, soprattutto, Fisco);
– applicare strumenti di Welfare aziendale, con cui abbattere il costo del lavoro e portare benefici non solo all’azienda ma anche al dipendente;
– ottenere una crescita esponenziale, attraverso gli stessi strumenti che abbiamo usato per creare da zero e in soli 5 anni, un gruppo aziendale che fattura oltre 25 milioni di euro e che abbiamo quotato alla borsa di Milano.